Vaccini: per Morgan Stanley sulla “buona strada per salvare l’estate”, 70% vaccinati entro III trimestre
Morgan Stanley si concentra sul tema delle vaccinazioni in Europa e predica un certo ottimismo, partendo dalla recente accelerazione. “All’inizio del secondo trimestre, l’Europa ha aumentato il suo tasso di vaccinazione ed è ora sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo del 70% di vaccinati entro la fine del terzo trimestre”, scrivono gli esperti della banca d’affari Usa che, nonostante alcuni rischi (tra cui gli intoppi logistici), si attendono un’ulteriore ripresa. Dalla metà di marzo, osservano gli economisti, il ritmo delle vaccinazioni nell’UE è aumentato con l’incremento delle forniture di vaccini, sostenuto da un certo miglioramento nell’efficienza della distribuzione. Anche se ancora significativamente più basso rispetto agli Stati Uniti – e più o meno alla pari con l’attuale tasso di vaccinazione del Regno Unito, ora un po’ più lento – l’attuale ritmo di vaccinazione è coerente con l’obiettivo della Commissione Europea di vaccinare il 70% della popolazione (310 milioni) entro la fine del terzo trimestre 2021.
I rischi però non sono ancora svaniti. Supponendo che gli intoppi nella fornitura continuino a diminuire, Morgan Stanley vede due rischi principali nell’obiettivo di far ricevere la prima dose di vaccino al 70% degli adulti entro la fine del secondo trimestre. In particolare, gli esperti segnalano: “il primo è che le preoccupazioni sulla sicurezza di alcuni vaccini – in particolare i vaccini a vettore virale – portino, da una parte, i regolatori ad introdurre regole che limitano l’uso di alcuni vaccini, e dall’altra, i cittadini riluttanti a farsi vaccinare a usare solo vaccini specifici. Il secondo è la potenziale inefficienza nella distribuzione dovuta all’eterogeneità dei sistemi sanitari nazionali”.
Nonostante i ritardi verificatisi finora, Morgan Stanley ritiene che “il tasso di vaccinazioni in UE continuerà a crescere da ora, e la copertura entro la fine del secondo trimestre del 2021, anche in uno scenario ribassista, sarà vicina al 70% degli adulti con la prima dose di vaccino, aprendo la porta ad una ripresa guidata dai consumi durante l’estate, in particolare nei servizi a stretto contatto, come il turismo e il tempo libero, che sono ancora quelli più esposti ai rischi di una vaccinazione lenta”.