News Notizie Notizie Italia Unimpresa: finanziamenti alle imprese calano del 2,8% nell’ultimo anno, da 682 a 662 miliardi

Unimpresa: finanziamenti alle imprese calano del 2,8% nell’ultimo anno, da 682 a 662 miliardi

31 Gennaio 2022 10:37

Negli ultimi 12 mese sono diminuiti di oltre 18 miliardi di euro i crediti alle aziende italiane e da novembre 2020 a novembre 2021, lo stock degli impieghi delle banche verso le imprese è calato da 677,5 miliardi a 659,2 miliardi con una contrazione che sfiora il 3%. Va decisamente meglio sul versante dei finanziamenti alle famiglie, saliti di 18,6 miliardi (+2%), da 641,6 a 660,3 miliardi, trainati dalla crescita dei mutui, aumentati di oltre 17 miliardi (+4%).

Questi i dati principali del rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo il quale nell’ultimo anno è proseguita la diminuzione dei crediti deteriorati: il totale dei prestiti non rimborsati è passato da 62 miliardi a circa 43 miliardi, in discesa di oltre 18 miliardi (-29%), ma le sofferenze nette sono tornate a salire, dai 15 miliardi di settembre ai 18 miliardi di novembre. Secondo il rapporto del Centro studi di Unimpresa, per quanto riguarda le imprese, sono in ripresa i finanziamenti di lungo periodo (oltre 5 anni), saliti di 15,8 miliardi (+4,60%), passando da 344,8 miliardi a 360,7 miliardi, mentre quelli di medio periodo (fino a 5 anni) sono calati di 18,4 miliardi (-10,42%), da 176,6 miliardi a 158,2 miliardi e si è registrata una contrazione di 17,1 miliardi (-10,65%) di quelli a breve periodo (fino a 1 anno), scesi da 160,7 miliardi di novembre 2020 a 143,6 miliardi di novembre 2021. In totale, lo stock di impieghi alle aziende è sceso di 19,6 miliardi (-2,88%) passando da 682,2 miliardi a 662,6 miliardi. Tale andamento è in netta controtendenza rispetto a quanto osservato tra settembre 2019 e settembre 2020, periodo nel quale i finanziamenti bancari alle imprese – sostenuti dalle garanzie statali introdotti con i vari decreti approvati per far fronte all’emergenza Covid – erano aumentati di 60 miliardi, con una variazione positiva del 13%.