Unicredit chiude il I trimestre con una maxi-perdita di 2,7 mld, aggiornamento piano entro inizio 2021
Unicredit ha chiuso il primo trimestre del 2020 con una perdita netta contabile pari a 2,7 miliardi di euro, per effetto di consistenti poste non operative e dello scenario macroeconomico sulle rettifiche su crediti. Il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg stimava una perdita netta del gruppo guidato da Jean Pierre Mustier di quasi 2 miliardi (1,95 mld). A livello rettificato la perdita netta è stata di 58 milioni che si confronta con un utile di 1,1 miliardi del primo trimestre 2019 che è stato il miglior primo trimestre degli ultimi dieci anni per il gruppo di piazza Gae Aulenti. I ricavi sono scesi dell’8,2% a 4,4 miliardi di euro.
Alla luce dell’elevata incertezza del contesto, UniCredit ha fatto sapere che aggiornerà il proprio piano strategico presentandolo in un Capital Markets Day verso la fine dell’anno o l’inizio dell’anno prossimo. L’amministratore delegato Jean Pierre Mustier ha anticipato: “Sulla base delle nostre assunzioni realistiche, stimiamo che il nostro costo del rischio si attesterà nel range 100-120 pb nell’esercizio 2020”.