UniCredit e la qualità dell’attivo. Npl ratio al 2,7%, sotto media ponderata banche campione EBA
Occhio al capitolo “Qualità dell’attivo” di UniCredit, emerso oggi con la pubblicazione dei risultati di bilancio della banca, che hanno messo in evidenza una perdita di bilancio pari a 2,28 miliardi di euro, rispetto all’utile superiore ai 3 miliardi del primo semestre del 2019.
Il secondo trimestre dell’anno si è concluso con un utile di 420 milioni, in flessione del 77,4% rispetto agli oltre 1,8 miliardi del secondo trimestre dell’esercizio precedente. Il dato del trimestre è comunque superiore alle attese del consensus.
Il consensus degli analisti (19 broker che coprono il titolo) pubblicato sul sito della banca guidata da Mustier, aveva indicato, infatti, per il secondo trimestre, un utile a 347 milioni di euro e a 335 milioni se si considera la mediana delle attese. Il consensus di Bloomberg, inoltre, aveva previsto utili per 235,4 milioni.
Riguardo alla qualità dell’attivo, dal comunicato emerge che “le esposizioni deteriorate lorde per il Gruppo sono diminuite del 31,2 per cento su base annua e del 5,0 per cento su base trimestrale, a €23,7 miliardi nel secondo trimestre del 2020, con un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi del 4,8 per cento in miglioramento (-0,1 p.p. trim/trim, -2,2 p.p. a/a), e un rapporto tra esposizioni deteriorate nette e crediti deteriorati netti pari all’1,8 per cento. Il rapporto di copertura è diminuito di 2,5 p.p. trim/trim al 62,7
per cento (+1,8 p.p. a/a)”.
“Le sofferenze lorde di Gruppo sono state pari a €10,8 mld nel 2trim20 (-14,4 per cento trim/trim, -43,7 per cento a/a) con un rapporto di copertura del 75,2 per cento (-1,6 p.p. trim/trim, +3,0 p.p. a/a). Le inadempienze probabili lorde sono aumentate a €12,0 mld (+4,2 per cento trim/trim, -16,7 per cento a/a), con un rapporto di copertura del 53,6 per cento (-1,1 p.p. trim/trim, +5,7 p.p. a/a). Le esposizioni scadute deteriorate di Gruppo si sono attestate a €0,9 mld (+10,5 per cento trim/trim, +0,2 per cento a/a) con un rapporto di copertura del 36,0
per cento”.
Inoltre, “le esposizioni deteriorate lorde di Gruppo escluso il portafoglio Non Core sono diminuite a €16,7 mld nel 2trim20 (-0,7 per cento trim/trim, -10,9 per cento a/a). Il rapporto tra esposizioni deteriorate lorde e totale
crediti lordi è rimasto invariato trim/trim al 3,4 per cento (-0,5 p.p. a/a). Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e
totale crediti lordi (NPE) per il Gruppo, escluso il portafoglio Non Core era sotto la media delle banche europee”. Da segnalare che – si legge sempre nel comunicato, per UniCredit, “utilizzando la definizione EBA, l’NPL ratio è pari al 2,7 per cento nel secondo trimestre del 2020, sotto la media ponderata delle banche del campione EBA del 3,0 per cento”. Ancora, in merito alla qualità dell’attivo, “il rapporto di copertura è diminuito al 56,9 per
cento (-2,0 p.p. trim/trim) principalmente per effetto dell’attività di dismissione di portafogli non garantiti”.
“Le sofferenze lorde di Gruppo, escluso il portafoglio Non Core sono diminuite a €6,6 mld (-12,3 per cento
trim/trim, -27,3 per cento a/a) con un rapporto di copertura del 71,0 per cento (-1,2 p.p. trim/trim, +1,4 p.p.
a/a). Le inadempienze probabili lorde sono state pari a €9,2 mld (+8,4 per cento trim/trim, +4,8 per cento a/a)
con un rapporto di copertura del 48,9 per cento. Il rundown del portafoglio Non Core procede secondo i tempi stabiliti con ulteriori cessioni nel 2trim20 di €0,9 mld. Le sofferenze lorde sono calate a €7,0 mld (-€1,1 mld trim/trim, -€8,7 mld a/a). Il miglioramento delle esposizione deteriorate lorde della Non Core è stato guidato principalmente da: i) cessioni per €0,9 mld, ii) cancellazioni di €0,1 mld e iii) recuperi di €0,1 mld. Le esposizioni deteriorate nette sono diminuite a €1,6 mld (-€0,1 mld trim/trim, -€3,7 mld a/a) con un rapporto di copertura del 76,7 per cento (-1,8 p.p. trim/trim, +10,7 p.p. a/a)”.