UniCredit accelera ulteriormente al rialzo dopo piano e parole Orcel: titolo +10,8%, ma è boom anche per Mps +5%
Un vero e proprio rally, quello del titolo UniCredit che, dopo la presentazione del nuovo piano “UniCredit Unlocked” accelera ulteriormente al rialzo, scattando fino a oltre +10,8%.
Il mercato promuove il piano strategico e le dichiarazioni rilasciate dall’AD Andrea Orcel nella call con gli analisti.
Con il piano strategico 2022-2024 UniCredit si è posta l’obiettivo di conseguire, nel 2024, un utile di 4,5 miliardi di euro, rispetto ai 3,3 miliardi attesi per quest’anno e a fronte di un CET1 compreso tra il 12,5% e il 13%. I ricavi netti sono attesi in crescita da oltre 16 miliardi di fine 2021 a oltre 17 miliardi.
Sul fronte costi, il target è “ottenere entro il 2024 una riduzione di costi di €0,5 miliardi in valore assoluto, al netto di €0,6 miliardi di investimenti (Digital & Data e business) e di €0,5 miliardi di inflazione”.
Previsti “investimenti per €2,8 miliardi in Digital & Data nell’arco del piano” mentre nella voce “capitale allocato”, si legge che l’obiettivo è “generare capitale organicamente per circa 150 punti base all’anno grazie alla crescita della redditività e ad un modello a basso assorbimento di capitale, all’allocazione ottimale del capitale e alla gestione attiva del portafoglio trainata dalla massimizzazione del RoTE”.
Si tratta di “un nuovo modello di business per una forte generazione organica di capitale, in grado di garantire una remunerazione degli azionisti significativamente maggiore e in progressiva crescita nell’arco di piano, pari ad almeno €16 miliardi per il 2021-2024. La distribuzione avverrà attraverso la combinazione di dividendi cash e riacquisti di azioni proprie, mantenendo o eccedendo un robusto CET1 ratio del 12,5-13 cento”.
“Non escludo e non pianifico M&A”. Così il numero uno di Unicredit Orcel, nella call con i media indetta per presentare il nuovo piano. Orcel ha precisato che le operazioni di M&A – fusione e acquisizione, mergers and acquisitions – si possono valutare se rispondono alla strategia della banca. I criteri per stabilire una tale conformità sono “l’idoneità strategica, aiutarci nel Rote, negli obiettivi di distribuzione e rafforzare il business”.
Nel tornare sulla questione Mps, con cui le trattative con il Mef per trovare una soluzione sono naufragate, Orcel ha sottolineato, in risposta a chi gli domandava se UniCredit fosse disposta a partecipare a una operazione di sistema, che “è prematuro commentare su una possibile soluzione di sistema per Mps”.
“Penso che UniCredit abbia offerto una soluzione, che era stata concordata con il governo – ha continuato Orcel – Eravamo pronti a metterla in atto, ma purtroppo non siamo riusciti a chiudere un accordo ai termini concordati e quindi ci siamo mossi ognuno sulla propria strada”.
Orcel ha aggiunto di vedere il “2024 come un checkpoint di un viaggio molto più lungo”. Il titolo UniCredit schizza al record dal febbraio del 2020.
Alle 12.25 di oggi l’agenzia Radiocor Il Sole 24 Ore scrive che “sono estremamente vivaci gli scambi: quando non è ancora stata toccata la metà seduta, sono passati di mano oltre 41 milioni di pezzi, a fronte di una media degli ultimi 30 giorni per l’intera seduta di 16,78 milioni”.
Scatta al rialzo, seppur in misura decisamente più contenuta, anche Mps, che avanza di oltre il 5%, nonostante le dichiarazioni di Orcel, che ha lasciato intendere l’intenzione di non tornare sui suoi passi.