News Notizie Notizie Italia UniCredit, Mustier: ‘Primi segnali ripresa commerciale a fine II trim, confermiamo costo del rischio’

UniCredit, Mustier: ‘Primi segnali ripresa commerciale a fine II trim, confermiamo costo del rischio’

6 Agosto 2020 08:12

“Abbiamo visto i primi segnali di ripresa commerciale alla fine del 2trim20, quando le economie hanno iniziato a riaprire nella maggior parte dei nostri mercati core”. E’ quanto ha detto il numero uno di UniCredit, Jean-Pierre Mustier, nel commentare i risultati di bilancio della banca.

“Confermiamo, oggi – si legge ancora nel comunicato – il nostro costo del rischio per il FY20 a 100-120 punti base e manteniamo una visione prudente delle rettifiche su crediti nei prossimi trimestri. Confermiamo inoltre il nostro target per l’utile netto sottostante tra €3 e 3,5 mld per il FY21 e, come annunciato in precedenza, ci siamo impegnati a ripristinare la nostra politica di distribuzione del capitale di Team 23 nel 2021 a partire dal FY20, inclusa la graduale restituzione del capitale in eccesso agli azionisti”.

“Grazie al proseguimento della nostra trasformazione digitale – componente centrale della nostra strategia di Team 23 – abbiamo rapidamente cambiato le nostre modalità di lavoro per riflettere la nuova normalità, guidata dai servizi da remoto. Desidero ringraziare ognuno dei nostri dipendenti per il loro straordinario impegno, resilienza e continuo duro lavoro durante il primo semestre. Insieme assicuriamo che UniCredit è e resterà una banca paneuropea vincente”.

UniCredit ha chiuso il primo semestre del 2020 con una perdita di bilancio pari a 2,28 miliardi di euro, in deciso peggioramento rispetto all’utile superiore ai 3 miliardi del primo semestre 2019. Nel secondo trimestre l’Utile è stato pari a 420 milioni, in calo del 77,4% rispetto agli oltre 1,8 miliardi del primo semestre dell’esercizio precedente. E’ quanto emerge dai risultati di bilancio della banca italiana guidata da Jean-Pierre Mustier. L’utile del secondo trimestre (risultato netto contabile) è stato al di sopra delle attese degli analisti, che avevano previsto un valore di 235,4 milioni (consensus Bloomberg).

In particolare, “il costo del rischio del 1sem20 si è attestato a 91 pb e quello FY20 è stato confermato (per l’appunto, come detto dall’AD Mustier) a 100-120 pb; il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi in miglioramento al 4,8 per cento; il rundown del portafoglio Non Core è confermato per il FY21 con le cessioni per €0,9 mld durante il secondo trimestre”.