UBI e Intesa sugli scudi sul Ftse Mib, balzo anche per ENI e Saipem
Partenza calma oggi per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna -0,16% a 20.150 punti dopo il boom delle ultime settimane. In particolare nelle ultime 5 sedute il progresso è stato di quasi l’11% con in evidenza soprattutto industriali e banche.
Sul parterre di Piazza Affari si segnalano i cali di CNH e STM, entrambe giù di oltre il 2%. Male anche Generali (-1,68%) e Ferrari (-1,55%).
Intesa Sanpaolo (+1,49%) si giova del via libera preliminare della Bce all’acquisto di UBI Banca. Venerdì la Banca Centrale Europea ha dato l’autorizzazione preventiva all’acquisizione diretta di una partecipazione di controllo – pari almeno al 50% del capitale più un’azione – in UBI Banca, nonché per l’acquisizione indiretta di una partecipazione di controllo in IW Bank. L’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria, annunciata lo scorso febbraio, ha ad oggetto massime 1.144.285.146 azioni ordinarie di UBI Banca.
Ancora meglio fa la stessa UBI Banca a +2,65% e anche Unicredit (+2%) dà seguito alla striscia di ben undici rialzi consecutivi. Tra i segni più anche Saipem (+2,99%) ed Eni (+2,02%) in scia al rally del petrolio a seguito dell’accordo Opec+ per prolungare i tagli produttivi.
Questa settimana riflettori ancora rivolti verso le banche centrali. Oggi pomeriggio (ore 15.45) è previsto un intervento del presidente della Bce, Christine Lagarde al Parlamento europeo, che potrebbe dare maggiori chiarimenti sulle recenti decisioni sul Pepp. Mercoledì invece l’appuntamento sarà con la Fed a cui seguirà la conferenza stampa del governatore Jerome Powell, da cui non sono attese variazioni all’attuale politica monetaria.