UBI Banca replica a Intesa Sanpaolo su sinergie, dividendi e valore concambio
Nuova tappa del botta e risposta di questi giorni tra Intesa Sanpaolo e UBI Banca relativamente all’OPS lanciata dalla prima sulla banca bergamasca. L’OPS è partita ieri e si concluderà il prossimo 28 luglio.
UBI Banca, in risposta a quanto evidenziato da Intesa nel comunicato diffuso ieri da Intesa, si sofferma subito sul capitolo riguardante la ripartizione del valore e delle sinergie derivanti dall’operazione a favore degli
attuali azionisti di UBI Banca. La banca guidata da Victor Massiah spiega che la valorizzazione di UBI Banca e Intesa a cui fa riferimento Intesa nella quantificazione del premio offerto agli azionisti di UBI Banca è calcolata sui prezzi di mercato dei titoli al 14 febbraio 2020 (giorno di borsa aperta precedente l’annuncio dell’OPS e la presentazione, da parte di UBI Banca, del Piano Industriale) e non sulla valutazione fondamentale delle due banche. “In realtà – prosegue UBI – il valore di UBI Banca implicito nel Corrispettivo evidenzia uno sconto sul valore fondamentale di UBI Banca, come rilevato dal Consiglio di Amministrazione della Società con il
supporto degli Advisor Finanziari. Inoltre, la valutazione fondamentale delle due banche è stata considerata in ottica c.d. stand alone, senza includere il valore delle sinergie prospettate da Intesa.
Conseguentemente, il Corrispettivo è stato ritenuto dal Consiglio di Amministrazione di UBI Banca non congruo da un punto di vista finanziario in quanto non riconosce agli azionisti di UBI Banca il contributo apportato al valore complessivo della combined entity e un adeguato valore delle sinergie prospettate da Intesa.
Relativamente alla distribuzione cumulata di dividendi nel triennio 2020-2022 pari ad 840 milioni, si evidenzia che il contributo delle operazioni o iniziative di carattere strategico riguardanti partecipazioni/attività pari a circa Euro 350 milioni è da considerarsi all’interno del più ampio insieme di azioni previste nel Piano Industriale Aggiornato. Inoltre, il flusso di dividendi di ISP è stato negli ultimi anni alimentato anche da plurime e rilevanti operazioni straordinarie.
Per quanto riguarda l’assenza di un premio nelle valutazioni relative al concambio dell’eventuale fusione indicata da Intesa, UBI ricorda che nel Comunicato è stato specificato che tali valutazioni dovranno adeguatamente esprimere il valore reale di UBI Banca che il Consiglio di Amministrazione non ritiene appropriatamente riflesso nel Corrispettivo proposto. UBI sottolinea anche che il Consiglio di Amministrazione ha posto all’attenzione degli azionisti di UBI Banca la circostanza che il valore di mercato delle Azioni UBI Banca potrebbe subire possibili oscillazioni legate all’esito dell’OPS.