Tesla giù post bilancio record. Wedbush ‘vede’ $1100 ma TSLA è l’azione più costosa del Nyse+FANG Index
Tesla rimane sotto pressione in premercato, cedendo l’1% circa all’indomani della pubblicazione dei risultati di bilancio del terzo trimestre.
Il titolo è stato comunque interessato da almeno due upgrade nelle ultime ore. Gli analisti di Baird hanno alzato il target price da $764 a $888, mentre Wedbush ha portato il prezzo obiettivo da $1000 a $1.100.
Al momento l’azione TSLA è scambiata a $857 circa, dopo essere salita nei giorni scorsi fino a $870,11, in crescita di quasi +55% rispetto al minimo dell’8 marzo, a quota $563.
La rimonta ha reso Tesla la sesta società Usa più grande quotata in Borsa, ben avanti la holding di Warren Buffett, Berkshire Hathaway.
Un articolo di Bloomberg ha ricordato tuttavia che il titolo Tesla è scambiato a un valore pari a 120 volte gli utili forward a 12 mesi: praticamente, TSLA è il titolo più costoso del NYSE +FANG Index, che è composto anche da Nvidia, Alphabet, Apple, Twitter, Facebook, Amazon, Netflix, Alibaba e Baidu. E questa non è esattamente una buona notizia.
Tornando al bilancio, il colosso delle auto elettriche fondato da Elon Musk ha riportato un utile netto (GAAP) di $1,62 miliardi, sorpassando per la seconda volta la soglia di $1 miliardo, in deciso rialzo rispetto all’utile netto di $331 milioni del terzo trimestre del 2020, e al record per il terzo trimestre consecutivo.
L’EPS adjusted è stato pari a $1,86, meglio degli $1,59 attesi dal consensus di Refinitiv e anche degli $1,67 attesi dal consensus di Bloomberg. Sul fronte utili, Tesla ha fatto dunque meglio delle previsioni.
Il fatturato ha invece deluso, pur salendo del 57% a $13,76 miliardi, livello anch’esso record ma inferiore – in termini relativi neanche di molto – rispetto ai $13,91 miliardi previsti dal consensus di Bloomberg.