Technogym: fatturato sotto le attese ma messaggi su costi e cassa sono rassicuranti (analisti)
Fatturato nel primo trimestre del 2020 leggermente sotto le attese per Technogym, pari a 117 milioni in linea col consensus e sotto la stima di 120 milioni di Equita Sim.
Hanno sottoperformato Europa (UK ancora impattato da Brexit a inizio anno), Nord America (per posticipi di ordini) e Apac (più impattata da Covid), oltre a Middle/East e LatAm per maggiore selettività verso la clientela. L’Italia ha sorpreso in positivo e secondo gli esperti della Sim, dalla call il tono è complessivamente rassicurante. Non vi sono state cancellazioni di ordini ad oggi, solo posticipi, con molti clienti che pianificano di ricevere l’ordine tra Giugno e Settembre. La nuova raccolta è il vero punto interrogativo; in Cina, dove gli operatori hanno riaperto da circa due settimane, gli ordini stanno riprendendo, se pur gradualmente. Non si rilevano tensioni sul credito e la società è soddisfatta della generazione di cassa del primo trimestre dell’anno. “Dato il primo trimestre più debole e i segnali di ripresa piuttosto graduale degli ordini post riapertura, abbiamo incorporato una più lenta normalizzazione del business (al 2022 invece che al 2021): utile tagliato del 30% sul 2020, 10% sul 2021 e 2% sul 2022. Target a 8 € (da 8.2)” concludono gli analisti secondo cui, nonostante tutto ciò, i messaggi su costi e cassa sono rassicuranti e le prospettive di crescita di medio termine restano interessanti, ulteriormente supportate dalla decisione di accelerare sul B2C. A Piazza Affari il titolo è in forte affanno, segnano una flessione del 3,67% a 6,68 euro.