News Notizie Notizie Italia TIM, Landini su Opa Kkr: ‘in un settore strategico come tlc Stato non può subire semplicemente logica mercato’

TIM, Landini su Opa Kkr: ‘in un settore strategico come tlc Stato non può subire semplicemente logica mercato’

22 Novembre 2021 07:26

“In un settore strategico come quello delle telecomunicazioni lo Stato italiano non può subire semplicemente la logica del mercato. Serve un piano industriale finalizzato alla costruzione della rete unica senza escludere il ricorso al golden power se il progetto di Kkr dovesse essere in contrasto con l’interesse industriale ed occupazionale del Paese”. E’ quanto ha detto, intervistato da La Repubblica Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, commentando la notizia relativa alla manifestazione di interesse del fondo americano Kkr su TIM, confermata nella serata di ieri da un comunicato diramato dal gruppo italiano, dopo la riunione del cda straordinario.

Nella nota di Telecom Italia si legge che “il prezzo indicato da KKR nella Manifestazione d’Interesse, da pagare interamente per cassa – da considerarsi allo stato, oltre che non vincolante, anche meramente indicativo – sarebbe pari a Euro 0,505 per azione ordinaria o risparmio”.

Secondo Landini “la costruzione di una rete nazionale di nuova generazione rappresenta il volano per lo sviluppo industriale digitale”.

“Per questo – ha continuato il segretario della Cigl – proponiamo la costituzione di un’Agenzia nazionale per lo sviluppo industriale e di convogliare tutti i fondi per gli investimenti nei vari settori, compresi quelli previsti nella legge di Bilancio, in un unico grande Fondo speciale per la transizione industriale. Due operazioni propedeutiche ad eventuali alleanze e investimenti internazionali”.

“Dobbiamo in questa fase usare tutti gli strumenti, anche quelli finanziari, per lo sviluppo del Paese e creare lavoro di qualità. Può servire il ruolo della Cdp, la Cassa depositi e prestiti, che, tra l’altro, è già azionista sia di Tim sia di OpenFiber entrambe impegnate nella costruzione delle rete di nuova generazione. Quel che voglio dire è che è necessaria una visione complessiva, e l’apertura di un confronto”.