Stress test Eba: oggi UniCredit, Intesa, Banco BPM e Mps inviano dati. Il paradosso della pandemia che non c’è
Stress test: “UniCredit, Intesa SanPaolo, Banco BPM e Mps dovranno inviare oggi a Francoforte (alla Bce) il nuovo set di dati dei due scenari previsti: di base e avverso”. E’ quanto rende noto il Messaggero, precisando che “si tratta degli andamenti economico-patrimoniali relativi al triennio 2021, 2022, 2023 esasperati dalle assunzioni stabilite a tavolino e appositamente realizzate per verificare l’impatto sulla salute degli istituti: rispetto a un Pil in calo del 9% nel 2020, l’esercizio fissa un -0,7% del Pil quest’anno (il governo invece stima un +4,5%) e -2,7% nel 2022 (per il governo sarà +4%)”.
Nell’articolo “Banche, avanti con gli stress test EBA e a sorpresa la pandemia non c’è”, il quotidiano romano mette tuttavia in evidenza il paradosso di questi test, lanciati dall’Eba (in collaborazione con la Bce), per valutare “la tenuta degli enti creditizi agli shock economici e finanziari”, in particolare “la reazione rispetto a Pil, occupazione, prezzi delle case, livello dei consumi”.
Il paradosso è il seguente: “il test non considera che il 2020, anno di partenza degli esercizi triennali, è stato condizionato dal lockdown”.
Tanto che l’articolo cita la dichiarazione di un top manager di uno dei quattro istituti di cui sopra, che sbotta: “Sono prove assurde, é come andare a sbattere contro un muro senza avere la possibilità di frenare”.
Il verdetto delle autorità sugli esiti degli stress test verrà comunicato entro il 31 luglio.