Stellantis: si riapre dibattito su possibile acquisizione quota da parte di Cdp?
Nella relazione annuale presentata ieri, il Copasir (comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica) suggerisce al Governo di rilevare tramite Cassa Depositi e Prestiti una partecipazione di Stellantis. Questa mossa permetterebbe di riequilibrare i pesi tra azionisti italiani e francesi ed evitare decisioni strategiche che possano essere penalizzanti per gli impianti e per il tessuto industriale italiano.
Secondo il Copasir, infatti, a seguito della fusione tra Psa e Fca, si è registrato uno spostamento del baricentro di controllo del gruppo Stellantis sul versante francese, con ricadute evidenti nel settore dell’indotto connesso con le linee di produzione degli stabilimenti italiani. Peraltro, va osservato che la quota detenuta dall’azionista pubblico francese è cresciuta dopo l’operazione di fusione, determinando una distribuzione della proprietà diversa da quella precedentemente annunciata.
L’ipotesi dell’ingresso di Cdp in Stellantis era già circolata all’epoca della fusione ma senza effetti. Sebbene CdP possa comprare una quota di Stellantis, gli analisti di Equita non ritengono che questo implichi automaticamente un riequilibrio in assenza di un esplicito accordo tra i principali azionisti. La Sim milanese mantiene un rating Buy su Stellantis con un prezzo obiettivo di 22,6 euro ad azione.