Stati Generali, Conte: ‘serve nuova normalità, con tassi crescita economica più alti che in passato’
“Oggi prosegue il confronto con i rappresentanti delle forze produttive. Abbiamo scelto di iniziare dai rappresentanti del commercio, dell’artigianato, della piccola e media impresa, del terziario. Settori che stanno soffrendo particolarmente gli effetti dell’emergenza, settori forse più colpiti. Gli ultimi dati Istat ci restituiscono un’immagine molto preoccupante: un quadro che segnala ad aprile 2020 vendite al dettaglio diminuite del 10,5% rispetto a marzo. A determinare il forte calo è soprattutto il calo delle vendite dei beni non alimentari. Il calo complessivo nel trimestre viene riassunto nel 15,8%. Sono variazioni negative che difficilmente abbiamo sperimentato negli ultimi decenni”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella terza giornata degli Stati generali dell’economia, a Villa Pamphili.
Conte ha continuato affermando che “l’Italia sta faticosamente uscendo da uno choc senza precedenti con costi umani altissimi e costi sociali ed economici altrettanto alti. Non possiamo pensare di ripristinare la vecchia normalità, serve una nuova normalità”. Sono necessari, insomma, “tassi di crescita economica più elevati del passato”.
“Siamo consapevoli che gli effetti completi della crisi devono ancora dispiegarsi. Nelle valutazioni scambiate con autorevoli economisti è chiaro che l’incertezza c’è e peserà ancora. Non è sufficiente sbloccare il lockdown”, ha sottolineato ancora Conte.
Secondo quanto si apprende da fonti presenti all’evento, Conte avrebbe anche ribadito la necessità di lanciare un piano cashless, per incentivare i pagamenti elettronici a discapito del contante, prevedendo “una transizione soffice e gentile”.