Sell a Wall Street dopo schiaffo Fed a banche e Treasuries Usa. JP Morgan -3%. Focus su FedEx e Nike
Fallito il tentativo di recupero di Wall Street accennato in premercato, con i titoli bancari sotto pressione dopo l’annuncio della Federal Reserve sui requisiti di capitale delle banche.
Il Dow Jones, che ha perso fino a -300 punti, è in ribasso di 265 punti circa (-0,81%), a 32.596 punti. Il Nasdaq cede lo 0,39% a 13.064 punti circa, mentre lo S&P 500 arretra dello 0,60% a 3.891 punti.
L’annuncio della Fed ha provocato una impennata immediata dei tassi sui Treasuries.
Lo schiaffo alla borsa e ai Treasuries Usa firmato Fed è arrivato con la decisione della banca centrale Usa di non estendere una delle misure espansive lanciate con l’esplosione della pandemia Covid nella primavera del 2020.
Si tratta dell’esenzione SLR, ovvero del cambiamento temporaneo al leverage ratio supplementare, introdotto lo scorso anno, che scadrà il prossimo 31 marzo del 2021. La regola ha permesso alle banche americane di detenere un ammontare di capitale minore a quello richiesto in tempi normali a fronte dei titoli di Stato Usa e altri asset detenuti.
Il ritiro di una tale misura potrebbe portare alcuni istituti di credito a smobilizzare i Treasuries detenuti, secondo l’avvertimento lanciato da alcuni trader. E un sell off dei titoli di stato, ovviamente, avrebbe come conseguenza quella di far salire i tassi, il cui aumento sta già assediando le borse da settimane.
Alla notizia della Fed, i rendimenti decennali sono tornati a puntare di nuovo verso l’alto, salendo all’1,74%, dopo essere volati fino all’1,75% nella sessione della vigilia. I tassi sui Treasuries a 30 anni sono schizzati al 2,466%, dopo aver sfondato ieri la soglia del 2,5% per la prima volta dal 2019.
Sotto pressione non solo il Nasdaq – con i suoi titoli growth che normalmente scontano un rialzo dei tassi dei Treasuries, in quanto titoli di società che hanno beneficiato in modo particolare di un contesto di bassi tassi di interesse -, ma anche il Dow Jones, in particolare i titoli delle banche, direttamente interessate dalla decisione della Fed.
JP Morgan e Wells Fargo perdono entrambe il 3%, e anche Goldman Sachs è sotto pressione. Molti titoli delle Big Tech sono invece ancora positivi, come in premercato: bene Apple, Amazon, Netflix e Facebook, con quest’ultima che sale del 2,5% circa. Tesla invece fa dietrofront, e perde più del 2%.
Tra altri titoli, FedEx in crescita di quasi +7% dopo che la società ha reso noto di aver concluso il suo terzo trimestre fiscale con un risultato migliore delle attese. L’utile per azione è stato di $3,47, meglio delle previsioni, mentre il fatturato, che ha fatto anch’esso meglio delle stime, è aumentato del 23% a $21,51 miliardi.
Male invece Nike, con risultati di bilancio che hanno messo in evidenza un fatturato peggiore delle attese. Il colosso degli articoli sportivi ha visto le proprie vendite salire del 2,5% a $10,36 miliardi, meno di quanto stimato, a causa anche della chiusura dei negozi in alcuni paesi europei che hanno reintrodotto il lockdown. Gli utili sono stati invece migliori delle previsioni, pari a 90 centesimi per azione.
Su base settimanale, lo S&P 500 ha ceduto lo 0,9%, mentre il Nasdaq è arretrato dell’1,3%. Il Dow Jones è sceso dello 0,3%.