Saipem chiude I semestre con risultati in calo, al via fase semplificazione. In autunno il nuovo piano
Saipem ha deciso di avviare un piano di semplificazione che porterà risparmi annui per circa 100 milioni di euro a regime dopo aver chiuso la prima metà dell’anno con risultati in calo. Nel primo semestre i ricavi sono scesi da 3,7 a 3,2 miliardi di euro, l’Ebitda (adjusted) è diventato negativo per 266 milioni da +355 milioni del corrispondente periodo del 2020 e la perdita netta (adjusted) si è ampliata da 132 a 656 milioni di euro. I risultati operativi, ha spiegato la società, riflettono un rallentamento rispetto al primo semestre 2020 in particolare per le attività di ingegneria e costruzioni, principalmente per il protrarsi degli effetti dell’emergenza sanitaria Covid, con ritardi nell’esecuzione dei progetti, a cui si è aggiunta la sospensione delle attività del progetto LNG onshore in Mozambico e i problemi specifici operativi di un progetto eolico offshore nel Mare del Nord.
In attesa del piano strategico che verrà presentato in autunno, Saipem ha avviato iniziative di trasformazione per assicurare una nuova fase di crescita sostenibile: revisione della strategia di business in vista del piano, revisione del modello operativo, semplificazione dei processi e riduzione della leva operativa. Ad oggi ha individuato 84 iniziative per risparmi annui complessivi stimati a circa 100 milioni di euro a
regime.
Per la seconda metà dell’anno, Saipem si aspetta ricavi tra 4,5 e 5 miliardi di euro, un Ebitda adjusted positivo, oltre che investimenti tecnici tra 200 e 300 milioni e un indebitamento finanziario netto a fine anno post-IFRS 16 intorno a 1,6 miliardi di euro.