STMicroelectronics in caduta a Piazza Affari, Apple potrebbe sviluppare chip internamente
Deciso ribasso del titolo STMicroelectronics a Piazza Affari. L’azione del gruppo italo-francese dei semiconduttori è tra i peggiori del paniere principale Ftse Mib, segnando un calo di quasi il 3% a quota 40,7 euro. A pesare è l’indiscrezione raccolta da Bloomberg, secondo cui Apple avrebbe iniziato ad assumere ingegneri per un nuovo ufficio nel Sud della California per sviluppare chip proprietari. Gli ingegneri lavoreranno su radio wireless, circuiti integrati a radiofrequenza e un system-on-a-chip wireless e svilupperanno anche semiconduttori per la connessione a Bluetooth e Wi-Fi. Questi sono tutti componenti attualmente forniti ad Apple da Broadcom, Skyworks e Qualcomm.
“La notizia è negativa per tutta la catena di fornitura di Apple, compresa STM”, avvertono oggi da Equita. A fine 2020, ultimo dato pubblico, Apple rappresentava il 24% dei ricavi di STM, sostanzialmente il doppio di quanto generato nel 2017 (11% del fatturato), mentre pre 2017 il dato era inferiore al 10%.
Secondo la sim milanese, la maggioranza del fatturato di STM ad Apple è legata ad iPhone con una parte minoritaria legata ad iPad ed accessori. Dei componenti forniti da STM per iPhone, circa metà del fatturato sarebbe legato ai sensori responsabili della funzione di riconoscimento facciale (Face ID). Fra gli altri prodotti relativi ad iPhone quelli più rilevanti sono, secondo Equita, i microcontrollori sicuri per la eSIM e i circuiti integrati per il power management.
“Non vediamo rischi di disruption imminente per STM – concludono gli analisti – ma la visibilità su Apple nel medio termine rimane bassa e la concentrazione troppo elevata,
considerando che Apple ha il 15% del mercato smartphone in termini di volumi, ma rappresenta circa l’80% dei ricavi personal electronics di STM”. La sim milanese ha confermato sul titolo STM il rating Hold (tenere in portafoglio) con target price a 44 euro.