Risk off sui mercati, borsa Cina KO: Shenzhen -4% su tensioni Usa-Cina. Pechino ordina chiusura consolato Chengdu
L’escalation delle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina scatena il risk off sui mercati finanziari, a danno dell’azionario.
Borse asiatiche negative sulla scia di Wall Street, che ha chiuso la sessione della vigilia in pesante ribasso: lo S&P, ha ceduto 40,36 punti (-1,23%), a 3.235,66 punti; il Nasdaq è capitolato di 244,7 punti (-2,29%), a 10.461,42 punti, assistendo a forti sell che hanno colpito anche i titoli FANG (Facebook, Amazon, Netflix, Google o meglio l’holding Alphabet a cui fa capo). Male anche Tesla e Microsoft. Il Dow Jones è scivolato di 353,51 punti o -1,31% a 26.652,32 punti.
La borsa di Tokyo è chiusa anche oggi per festività nazionale.
L’acuirsi delle tensioni tra Pechino e Washington provoca un tonfo dell’azionario cinese, con l’indice Shenzhen Composite che capitola di oltre -4% e lo Shanghai Composite che cede più del 3%.
A Hong Kong, che perde più del 2%, sell soprattutto su Tencent -5,12% e Alibaba -3,41%. Sidney male, cede più dell’1% scontando le vendite sui titoli oil e finanziari. Seoul -0,56%.
Focus sulle dichiarazioni del segretario di Stato Usa Mike Pompeo, che ha detto che la Cina rappresenta una minaccia alla libertà e all’economia, ripetendo che Pechino ha fallito nel frenare la diffusione a livello globale del coronavirus COVID-19 e che il mondo libero deve trionfare su “questa nuova tirannia”.
Dal canto suo, il presidente americano Donald Trump ha affermato che l’accordo sulla Fase 1 siglato con la Cina per scongiurare l’escalation della guerra commerciale ha perso per lui gran parte di significato.
Pechino ha reagito all’ordine Usa di chiudere il consolato cinese di Houston, in Texas, diramato qualche giorno fa, con la minaccia di espellere centinaia o anche più di diplomatici americani che lavorano per la Cia in Cina e a Hong Kong.
Secondo i media locali, la Cina ha ordinato inoltre agli Usa la chiusura del consolato americano di Chengdu.