Renzi su Draghi: ‘è come se avessimo fatto un’assicurazione sulla vita del Paese’
“È come se avessimo fatto un’assicurazione sulla vita. Ma sulla vita del Paese. Io ho frequentato i consessi internazionali: nessuno gode della stima di Mario, da Obama a Trump a Biden, dalla Merkel a Macron a Johnson. Ci saranno riforme, altrimenti non arriveranno le risorse europee”. Così l’ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva Matteo Renzi, sull’incarico di formare un governo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito ieri all’economista ed ex presidente della Bce Mario Draghi.
“E’ probabile che io sia il più impopolare del Paese, è improbabile che Conte sia il più popolare, ma è certo che Draghi sia il più competente. Va bene così. Draghi fino al 2023 e Recovery riscritto da capo. Felice ma ho patito l’odio”, sottolinea Renzi nell’intervista al quotidiano.
Sulla necessità di riscrivere il Recovery Plan, il numero uno di Italia Viva sottolinea che sì, va riscritto:
“Fossi il premier io lo farei. Una buona squadra scrive il Recovery in tre giorni. Quello che è importante è evitare di spendere i soldi in micro-mance come quelle di molte misure della Legge di Bilancio e avere una visione strategica chiara”.