Recovery Plan, Gentiloni: ‘resta ancora parecchio da fare, ma governo Draghi ha profilo giusto’
“Con le correzioni e le integrazioni fatte al Recovery nelle ultime settimane abbiamo già una buona base, coerente con le priorità Ue. Ma restano ancora parecchi passi avanti da fare, sia sugli impegni di riforma sia sulle procedure di attuazione. Il tempo stringe, ma anche in questo caso il governo Draghi ha il profilo giusto e una base parlamentare adeguata a compiere questi sforzi ulteriori”. E’ quanto ha detto il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, un’intervista rilasciata a La Stampa.
Sulla gestione del Recovery Plan, Gentiloni ha detto che “la scelta del Mef è razionale e facilita il lavoro di Bruxelles”. Aggiungendo che “già da questa settimana riprenderemo i contattitecnici con Roma: ci aspettiamo versioni via via più avanzate del Piano. Teniamo conto che nessun Paese ha ancora presentato versioni definitive”.
“Dobbiamo canalizzare questo enorme flusso di risorse (del Recovery Fund-Next Generation EU – verso gli obiettivi qualitativi dello sviluppo, le tecnologie, la transizione digitale, il Green Deal al quale il Recovery assegna il 37% degli investimenti totali. L’Italia non si deve sottovalutare: ci deve credere, può farcela. L’Italia deve essere pronta. L’ora della rinascita è adesso”. Grazie al governo Draghi, come Gentiloni ha indicato più volte, tanto da dire, sempre nell’intervista, che “a questo punto l’Italia può diventare protagonista della rinascita europea. Può avere un ruolo decisivo. Un’Italia finalmente virtuosa può spostare gli equilibri interni all’Unione. L’effetto Draghi conta molto”.