Recovery Fund, spread BTP-Bund crede in soluzione pro-Italia, scende a minimi da marzo
Nella quarta giornata del vertice del Consiglio europeo dedicato al Recovery Fund e al bilancio Ue, lo spread BTP-Bund è in ribasso.
Le dichiarazioni che arrivano dai vari leader europei fanno sperare nella possibilità di un accordo sulla proposta sul Recovery Fund presentata dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
La proposta abbassa l’ammontare di aiuti del fondo Next Generation EU da 500 miliardi a 390-400 miliardi di euro, aumentando l’incidenza dei prestiti a 360 miliardi di euro (dai 250 miliardi di euro inizialmente attesi). Michel presenterà la bozza alle 16 ora italiana.
Il premier olandese Mark Rutte sembra più che apprezzare il contenuto della proposta, parlando di “ottimo testo di bozza”.
Lo spread scende attorno ai 158 punti base, al valore più basso dal 3 marzo scorso, a fronte di tassi sui BTP decennali in calo all’1,137%.
Un attenti al rischio che alla fine il Recovery Fund sia meno ambizioso di quanto i paesi più colpiti dal coronavirus necessitino arriva però dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli:
“Dopo giorni di discussioni, i cittadini europei si aspettano una conclusione all’altezza di questa fase storica. Siamo preoccupati per un futuro che mortifichi la solidarietà europea e il metodo comunitario”.
“Il Parlamento europeo ha indicato le proprie priorità e si aspetta che vengano rispettate. Il Quadro finanziario pluriennale deve assicurare nel medio periodo la copertura adeguata delle principali sfide europee, come il Green Deal europeo, la digitalizzazione, la resilienza e la lotta alle disuguaglianze. Occorrono subito nuove risorse proprie e una efficace difesa dei principi dello stato di diritto. Inoltre, il Parlamento ha più volte chiesto la soppressione dei rebates. Senza queste condizioni il Parlamento non darà il proprio consenso”. Ancora, Sassoli: “Il Covid-19 non si è esaurito e ci sono nuovi focolai in Europa. È più che mai necessario agire presto e con coraggio.”
Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Twitter:
“Continua il negoziato. Da una parte la stragrande maggioranza dei Paesi – compresi i più grandi Germania, Francia, Spagna, Italia – che difendono le istituzioni europee e il progetto europeo e dall’altra pochi Paesi, detti “frugali”. #EuCo