Recovery Fund, speranze già affossate? All’Italia 100 mld in aiuti, ma attenzione a parole Le Maire
“E’ un accordo decisivo, ma occorre cambiare la posizione di altri stati, in particolare di Austria, Danimarca, Svezia e Olanda. Sarà una partita difficile, non bisogna nasconderlo”. Così il ministro dell’economia francese, Bruno Le Maire, commenta la proposta franco-tedesca su un Recovery Fund anti-Covid da 500 miliardi, annunciata ieri dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente francese Emmanuel Macron.
Il piano si è scontrato fin da subito con le resistenze dei paesi europei “falchi”. In particolare, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha detto subito di appoggiare le posizioni di Olanda, Danimarca e Svezia, che sono disponibili a un Recovery Fund a condizione che eroghi prestiti e non sussidi.
La proposta franco-tedesca, invece, è rivoluzionaria proprio perchè prevede l’erogazione di 500 miliardi di euro dalla voce spese del bilancio dell’Ue: non si tratta dunque di prestiti, ma di finanziamenti, di contributi a fondo perduto che, come ha confermato Merkel, saranno messi “a disposizione delle regioni e dei settori più colpiti dalla pandemia”.
Il piano prevede che la Commissione europea raccolga i finanziamenti accedendo ai mercati dei capitali, cosa che ha già fatto finora, in realtà, ma per importi relativamente modesti. Le somme verrebbero raccolte attraverso l’emissione congiunta di bond: emissione di debito comune, proprio ciò che i paesi del Sud Europa hanno chiesto ripetutamente all’Asse del Nord.
All’Italia, ha anticipato il quotidiano La Repubblica, andrebbero 100 miliardi di euro: una somma che non dovrebbe mai essere rimborsata. Così La Repubblica:
“Del megafondo, circa un quinto, dagli 80 ai 100 miliardi, andranno all’Italia, fra i Paesi più colpiti dalla pandemia. Ma non dovrà mai ripagarli. La Commissione – come chiesto dalla Germania per essere certa che i soldi verranno ben amministrati – andrà sui mercati usando come garanzia per gli investitori il bilancio dell’Unione 2021-2027. Quindi i fondi verranno distribuiti alle «aree e settori» più colpiti dalla crisi. «I soldi non saranno rimborsati dai beneficiari, ma dall’Unione», ha garantito Macron. L’Italia si limiterà a partecipare alla restituzione dei bond in quota alla sua partecipazione al bilancio Ue, con i bond che in ogni caso saranno a scadenze lunghissime. E la quota dell’Italia è l’11%, contro il 27% della Germania. Il documento a doppia firma ora verrà recapitato alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che dovrà tradurlo in una proposta europea da qui alla prossima settimana”.