Recovery Fund, Schaeuble: ‘Più poteri all’Ue, sull’uso di quelle somme ha poteri di intervento limitati’
L’ex ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, ora presidente del Bundestag, rilascia un’intervista a La Repubblica parlando di Europa, Recovery Fund, Unione europea, e facendo un accenno anche alla crisi politica esplosa in Italia.
Viene messa in evidenza la difficoltà che i paesi europei incontrano quando devono spendere i fondi Ue.
“Un esempio – dice Schaeuble – Un ministro delle Finanze può decidere di investire 100 miliardi in una rete digitale efficiente. Alla fine dell’anno, il sottosegretario con delega al Bilancio gli dirà, sorridendo: ‘Lo sapevo che non mi sarebbe costato molto. Perchè non riusciamo a spenderli’. Io l’ho sempre detto: it’s the implementation, stupid! E non vale solo per la Germania. Ho paura che sarà anche per i 750 miliardi del Recovery Fund”.
Wolfgang Schaeuble si spiega meglio:
“L’Ue ha poteri di intervento limitati sull’uso di quelle somme. Ma se si prova a chiedere più nel dettaglio cosa succederà con quei soldi, può accedere addirittura che scoppino delle crisi di governo, come in Italia”.
Il numero uno del Parlamento tedesco chiede praticamente a gran voce che l’Unione europea venga dotata di maggiori poteri.
In riferimento ai programmi nazionali, Recovery Plan, che i paesi membri stanno presentando, “non vedo progressi essenziali, meccanismi efficaci nell’implementazione, da parte dei Paesi membri. Spero che riusciamo ad accelerare. E spero anche, visto il colossale volume finanziario, che l’Europa si possa muovere gradualmente verso un’Unione economica e finanziaria, perché solo così l’Unione monetaria potrà restare stabile. Ma per fare questo, occorre dare maggiori poteri all’Unione europea”.