Prysmian: solida performance di vendite e redditività nel I semestre, obiettivi FY21 rivisti al rialzo
Prysmian ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi pari a 6.034 milioni di euro evidenziando una variazione organica del +10,5% escludendo il segmento Project, in decisa accelerazione nel secondo trimestre quando la variazione organica dei ricavi è stata del +16,9% rispetto al secondo trimestre del 2020. I segnali di ripresa evidenziati nel primo trimestre dal segmento Telecom hanno trovato conferma e rafforzamento portando a una crescita organica del +15,5% (+19,6% nel secondo trimestre).
L’EBITDA Adjusted ha registrato un incremento del +12,2% a 470 milioni rispetto ai 419 milioni del primo semestre 2020, nonostante l’impatto negativo dei tassi di cambio per 22 milioni. Il rapporto EBITDA Adjusted su Ricavi si attesta al 7,8% (8,4% nel primo semestre 2020), fortemente influenzato dall’incremento del prezzo dei metalli (margine pari al 9,1% sulle vendite valutate al prezzo dei metalli 2020).
Il Risultato Operativo balza a 278 milioni rispetto a 173 milioni del primo semestre 2020, mentre l’Utile Netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo mostra un significativo miglioramento a 162 milioni rispetto a 78 milioni del corrispondente periodo del 2020. L’Indebitamento Finanziario Netto a fine giugno 2021 ammontava a 2.387 milioni (2.516 milioni al 30 giugno 2020 e 1.986 milioni al 31 dicembre 2020).
Per l’intero esercizio 2021, il gruppo prevede un EBITDA Adjusted compreso nell’intervallo di 920-970 milioni, in crescita rispetto all’intervallo 870-940 milioni annunciato precedentemente. Rimane invariato l’obbiettivo della generazione di cassa, secondo il quale il Gruppo prevede per l’esercizio 2021 di generare flussi di cassa per circa 300 milioni. Anche per il 2021, infine, si prevede un impatto negativo sul risultato operativo di gruppo per un importo di circa 20-25 milioni. L’ammontare cumulato dell’impatto negativo dei cambi nel biennio 2020 e 2021 (atteso) è stimato in circa 55 milioni.