Prysmian chiude il 2020 con ricavi e utili in calo, proposto dividendo di 0,50 euro
Prysmian ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 10,02 miliardi evidenziando una variazione organica del -10,3%. L’Ebitda si è attestato a 781 milioni (contro i 907 milioni nel 2019) includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a 59 milioni. Il risultato operativo è sceso da 569 a 353 milioni. Infine, l’utile netto di pertinenza degli azionisti della capogruppo è ammontato a 178 milioni rispetto a 292 milioni del precedente esercizio.
Gli sforzi per proteggere la capacità di generazione di cassa hanno premiato il gruppo che nel 2020 ha raggiunto livelli record, con un Free Cash Flow a €375 milioni (€487 milioni escludendo il cash out per Antitrust), superiore alla guidance.
Alla luce di questa performance, il consiglio di amministrazione ha deciso di proporre la distribuzione di un dividendo unitario di 0,50 euro per azione, per un ammontare complessivo di circa 132 milioni. Sulla cedola dovrà decidere l’assemblea, convocata per il prossimo 28 aprile. Il dividendo, se approvato, sarà posto in pagamento a partire dal 26 maggio, con record date il 25 maggio e data stacco il 24 maggio.