Prometeia: Pil Italia -9,1% in 2020, outlook 2021 tagliato a +4,8% per Covid-19 e difficoltà implementazione Recovery Fund
“L’economia italiana ha mostrato una buona resilienza, anche più delle previsioni, nel terzo trimestre 2020”. E’ quanto emerge dal rapporto di Prometeia appena reso noto, “Dai fondi europei una spinta da 1,2 punti di Pil. Ma servono le riforme strutturali”.
“A influire positivamente la politica fiscale, che ha sostenuto i redditi, e quella monetaria comune che ha rafforzato il credito – si legge nell’analisi – Ma
la seconda ondata (della pandemia del coronavirus COVID-19) porterà con sè un lascito non trascurabile nel 2021. Per questo, e per le difficoltà di implementazione dei fondi del Next Generation EU, Prometeia ha ridotto la stima per il 2021 (Pil Italia): il rimbalzo sarà del +4,8% (e non del +6,2% stimato a settembre)”. Per il 2010 si prevede una contrazione del Pil pari a -9,1%.
Per il Pil dell’area euro Prometeia prevede una contrazione del 7,2% e un recupero del 3,9% nel 2021:
“La Germania, che quest’anno ha messo in campo risorse per 4,7 punti percentuali di Pil e liquidità per 19,6 punti, pur beneficiando dei fondi europei in misura più limitata, è prevista recuperare il livello pre-crisi entro il 2021. L’Italia tornerà ai livelli pre-crisi nel 2023. Dal lato opposto la Spagna che, tra i maggiori beneficiari dei fondi europei insieme all’Italia, al 2023 non avrà recuperato i livelli pre-crisi”.