Procter & Gamble beneficia del lockdown da coronavirus, bilancio II trim. batte le stime
Il titolo Procter & Gamble si avvia a testare il suo valore massimo, dopo che il colosso Usa di prodotti al consumo ha reso noto di aver riportato, nel secondo trimestre del 2020, un bilancio migliore delle attese, fornendo anche una guidance positiva.
Le vendite dei suoi prodotti sono indubbiamente balzate con la pandemia del coronavirus, che ha costretto molta gente a rimanere in casa con il lockdown.
P&G è quindi tornata in utile, riportando utili netti per $2,80 miliardi, o $1,09 per azione, rispetto alla perdita di $5,24 miliardi, o $2,12 per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. I risultati dell’anno scorso erano stati però colpiti da un onere straordinario legato alla divisione Gillette Share Care.
Escluse le poste straordinarie, l’attivo per azione core si è attestato a $1,16, meglio degli $1,01 attesi dagli analisti.
Il fatturato è salito del 4% a $17,70 miliardi, meglio dei $16,95 miliardi stimati, a fronte di un aumento dei volumi del 3% e dei prezzi del 2%.
Per l’anno fiscale 2021, P&G stima una crescita dell’eps su base core compresa tra il 3% e il 7% rispetto ai $5,12 per azione del 2020 e ai $5,23 per azione previsti dal consensus (che implicano un aumento del 2,1%).