Prestiti e mutui: aumentano le richieste ma la rata si fa più leggera. Italiani si confermano prudenti
La pandemia di Covid-19 ha confermato l’atteggiamento tradizionalmente prudente delle famiglie italiane sul fronte dell’indebitamento per finanziare consumi o investimenti sulla casa. Come emerso dallo studio di Mister Credit, l’area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori, nel 2020 si registra in Italia un lieve allargamento (+3,7% vs 2019) della platea dei cittadini che hanno un mutuo o un prestito in corso, che arriva al 42,2% della popolazione maggiorenne. Tuttavia, la rata a livello pro-capite è più bassa del 3,8% attestandosi a 324 euro. Nel complesso, la platea di consumatori che hanno attivato un mutuo o un prestito è cresciuta ulteriormente, ma sempre ponendo grande attenzione alla sostenibilità degli impegni assunti, optando per rate mensili non troppo pesanti rispetto al reddito disponibile e piani di rimborso più lunghi.
“L’Italia risulta tra i Paesi occidentali con i cittadini ancora meno propensi a ricorrere ad un finanziamento per sostenere i propri consumi e progetti di spesa e l’emergenza Covid-19 non ha invertito questo trend – commenta Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di CRIF – Dall’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito è possibile trarre una fotografia aggiornata della dinamica in atto, che nel 2020 è stata profondamente condizionata dal diffondersi della pandemia, con le famiglie che hanno adottato un atteggiamento prudente cercando di ridurre quanto più possibile l’esposizione verso gli istituti di credito per far fronte a una situazione di incertezza sul fronte lavorativo e reddituale”.
Le regioni in cui i cittadini ogni mese sostengono la rata media più elevata sono Trentino-Alto Adige (€429), la Lombardia (€366) e il Veneto (€366). Seguono Emilia-Romagna (€348) e Toscana (€338). Infatti, in queste regioni si rileva una più alta incidenza dei mutui, il valore degli immobili risulta mediamente maggiore rispetto ad altre aree e, di conseguenza, anche l’importo da rimborsare risulta più elevato. Inoltre, in queste regioni il reddito disponibile è tendenzialmente più elevato della media nazionale e ciò consente ai consumatori di rimborsare una rata più elevata senza intaccare il livello di sostenibilità finanziaria. Al Sud e nelle Isole, invece, si registrano rate mensili più leggere, soprattutto in Calabria, dove si attestano a €269, in Sardegna (€273) e in Molise (€280).