Piazza Affari termina in rialzo: Ftse Mib sale oltre la soglia dei 20.000 punti trainato dai bancari
La settimana è iniziata con il piede giusto per Piazza Affari che si è unita al coro di rialzi in Europa. Sui mercati si è respirato un maggior ottimismo sulla ripresa dell’economia dopo il balzo registrato dalla Borsa di Shanghai. Un andamento positivo a Wall Street dopo il lungo weekend festivo, con dati migliori del previsto sul settore servizi Usa, ha dato un’ulteriore spinta agli scambi. In questo clima, l’indice Ftse Mib ha chiuso con un progresso dell’1,55% oltre la soglia psicologica dei 20mila punti, a 20.031,86, sostenuto dalle banche.
I migliori titoli del paniere principale sono stati infatti i bancari: Banco Bpm, Unicredit e Ubi Banca hanno conquistato la vetta con un balzo intorno ai 4 punti percentuali. Oggi è partita l’Offerta Pubblica di Scambio (Ops) di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca. Su questo fronte, Cà de Sass, nella nota di risposta a quanto evidenziato venerdì scorso dal cda di Ubi Banca che ha bollato come ‘non conveniente’ l’Ops, ha precisato che la fusione è uno degli strumenti per massimizzare la creazione di valore dell’operazione, ma anche in assenza della stessa gli obiettivi strategici e le sinergie sono in larga parte conseguibili.
Acquisti anche sui titoli ciclici, tra cui spicca Leonardo con un +2,5%. Bene anche Fca che è salita di oltre l’1% dopo che venerdì il Parlamento ha dato il via libera a un pacchetto di incentivi per incoraggiare le vendite di auto Euro6 e veicoli elettrici e ibridi. Più cauta Saipem che ha chiuso con un +0,80% dopo essere scattata in avanti del 2,7% in scia al contratto dal valore di circa 325 milioni di dollari, vinto da Petrobas per l’installazione di un sistema sottomarino.
Tra i pochi segni meno del Ftse Mib, c’è quello di Hera che ha lasciato sul parterre oltre il 2%.