Piazza Affari strappa segno più grazie a sprint di Ferrari, tonfo per Nexi e Diasorin
Giro di boa settimanale senza scossoni per Piazza Affari, reduce dalla sottoperformance della vigilia. L’indice Ftse Mib ha così chiuso a +0,07% a 27.824 punti. L’azionario globale oggi ha fatto un po’ fatica complice il riemergere della preoccupazione che l’inflazione possa rappresentare una sfida per la ripresa economica, costringendo le banche centrali ad aumentare i tassi prima del previsto. In mattinata una doccia fredda è arrivata da oltremanica con l’inflazione balzata più del previsto a ottobre (+4,2% ai massimi a 10 anni) alimentando le attese di una stretta monetaria della Boe il prossimo mese. L’Eurostat ha invece confermato il balzo ai massimi a 13 anni dell’inflazione dell’area euro a ottobre (+4,1%).
Da oltreoceano deboli indicazioni dal mercato immobiliare, con il dato che misura l’avvio dei nuovi cantieri sceso a sorpresa a ottobre complice anche la crisi nella catena di approvvigionamento. Da monitorare oggi i numerosi interventi Fed previsti, tra cui quello di Bowman (votante), Mester (votante 2022) e Waller (votante).
A Piazza Affari si conferma la striscia positiva di Telecom Italia (+0,18% a 0,3386 euro) con le indiscrezioni della vigilia che parlavano di una possibile revisione del contratto con Dazn per renderlo più redditizio alla luce dei riscontri attuali inferiori alle attese. Tra le ipotesi ci sarebbe una modifica alla revenue share, cioè la quota di ricavi in capo a Telecom.
Miglior titolo di giornata è stato Ferrari con +3,24% a 236,1 euro (nuovi massimi storici) trovando sponda nella voglia di M&A nel settore auto di lusso con i rumor di interesse per McLaren da parte di Audi e BMW, voci smentite dalla casa britannica. Oggi Bloomberg ha riferito anche la possibilità che Audi esplori la possibilità di accordi con McLaren per entrare nelle corse di Formula 1 e promuovere la sua tecnologia per auto elettriche.
Ritraccia invece Moncler (-0,17%) che in mattinata aveva toccato i nuovi massimi assoluti oltre quota 70 euro avvicinandosi ulteriormente alla top 10 delle società a maggiore capitalizzazione di Piazza Affari.
Tra i segni meno spicca Nexi con -4,6 per cento. Male anche Diasorin con oltre -4% e Tenaris scesa del 2,1%.