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Piazza Affari sale anche oggi, sprint di Poste e Banca Mediolanum

22 Marzo 2022 17:43

Martedì positivo per Piazza Affari che dà così seguito al trend rialzista delle ultime sedute. Il Ftse Mib segna in chiusura +0,98% a quota 24.533 punti sui massimi a due settimane. Il listino milanese si accoda alla positività di Wall Street che trova linfa nei conti oltre le attese di Nike e nel ritracciamento dei prezzi del petrolio. Sullo sfondo rimane quanto affermato ieri da Jerome Powell. Il presidente della Federal Reserve ha detto chiaramente che l’inflazione, negli Stati Uniti, è troppo alta e che potrebbe essere necessario procedere a strette monetarie di entità superiore ai 25 punti base, in una riunione o in più riunioni. Parole che hanno rafforzato la convinzione che il prossimo meeting Fed di maggio segni un rialzo dei tassi Usa di 50 punti base. Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le previsioni sui tassi Usa, stimando due strette monetarie da 50 punti base nelle prossime due riunioni del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, di maggio e giugno, seguiti da aumenti di 25 pb ai restanti quattro incontri nella seconda metà del 2022 e tre rialzi trimestrali nel 2023. A fine ciclo i tassi sono attesi al 3-3,25%.

Tra le singole storie di Piazza Affari sugli scudi i titoli del risparmio gestito con +2,58% per Banca Mediolanum. In rialzo anche Banca Generali (+1,22%) con il suo ceo Mossa che ha rassicurato circa la conferma dei target del business plan, compresa la politica di dividendi. Scatto a +2,62% circa per Poste Italiane che domani diffonderà i conti 2021 accompagnati da guidance per il 2022 e aggiornamento del piano al 2024. Stando alle stime del consensus degli analisti che seguono il titolo Poste Italiane (pubblicate sul sito della società) i ricavi totali dovrebbero raggiungere quota 11,188 miliardi di euro.

Acquisti anche oggi su Leonardo (+0,40%) che con la controllata statunitense Leonardo Drs ha firmato un accordo vincolante per la vendita del business Global Enterprise Solutions (Ges) a Ses per un importo pari a 450 milioni di dollari.

Tra le banche la migliore è stata Unicredit con +1,69%, seguita a ruota da Intesa con +1,62%.

Infine è salita con convinzione anche TIM (+1,46%) con le ultime indiscrezioni che vedono riattivarsi le discussioni con Open Fiber in merito alla valenza industriale del progetto rete unica. Altri rumor riferiscono invece di contatti tra Vivendi e Macquarie, senza chiarire a quali obiettivi sarebbero finalizzati e lasciando intendere che possano essere alternativi al piano delineato dalla società.