Piazza Affari rimbalza, occhi puntati su storia TIM. Giù Saipem
Piazza Affari centra il rimbalzo. A Milano l’indice Ftse Mib prova a gettarsi le spalle il debole avvio di settimana e ora sale di oltre l’1% a 19.839,65 punti. Sui mercati una sponda positiva arriva dai dati cinesi, con l’indice PMI manifatturiero, stilato congiuntamente dalle società Caixin e Markit, in rialzo e migliore delle attese ad agosto. In uno scenario in cui l’euro continua a rafforzarsi. In particolare, il cambio euro/dollaro viaggia stamattina in area 1,1971.
Sul Ftse MIb si segue da vicino anche oggi TIM all’indomani del cda che ha dato il via libera all’accordo con KKR Infrastructure e Fastweb relativo alla costituzione di FiberCop. Il board del gruppo guidato da Luigi Gubitosi ha anche approvato e dato l’ok alla firma di una lettera d’intenti con CDP Equity (CDPE) finalizzata alla realizzazione del più ampio progetto di rete unica nazionale (AccessCo) attraverso la fusione tra FiberCop e Open Fiber.
“E’ il calcio di inizio per una nuova fase nel settore delle telecomunicazioni. L’adesione di CDP – che adesso è più vicina – toglie qualsiasi dubbio sul ruolo di pivot che FiberCop svolgerà nel chiudere definitivamente il gap delle reti a banda ultra larga nel paese”, ha commentato Alberto Calcagno, a.d. di Fastweb, dopo la firma dell’accordo che sancisce la nascita di FiberCop. Il manager ha aggiunto: “con la partecipazione a questo accordo, Fastweb conferma la sua vocazione infrastrutturale: rimaniamo concorrenti agguerriti di TIM sui servizi ma ci impegniamo in modo diretto ed importante sullo sviluppo delle infrastrutture, portando avanti il ruolo di innovatori che ci ha contraddistinto negli ultimi 20 anni”. Tra i migliori del listino milanese Campari che guadagna circa il 2%, ma anche STM e Atalantia che salgono dell’1,4 per cento. Da seguire oggi anche FCA (+0,23%), aspettando stasera i dati sulle immatricolazioni di nuove auto in Italia nel mese di agosto.
Sul fondo del Ftse Mib due big del comparto petrolifero: Saipem e Tenaris che lasciano sul terreno dell’1,7% e dello 0,65 per cento.