Piazza Affari riduce i guadagni dopo mossa Cina di bloccare acquisti beni agricoli Usa
Rallenta la corsa di Piazza Affari a metà seduta. L’indice Ftse Mib avanza dello 0,7% in area 18.300 punti, perdendo parte dei guadagni della mattinata. A pesare sui mercati le indiscrezioni, riportante da Bloomberg, secondo cui funzionari del governo cinese avrebbero ordinato alle maggiori aziende agricole statali di mettere in pausa gli acquisti di alcuni prodotti agricoli americani, compresi i semi di soia, mentre Pechino starebbe valutando l’inasprimento delle tensioni con gli Stati Uniti su Hong Kong. Secondo i rumors, alcuni compratori cinesi avrebbero anche annullato un numero non specificato di ordini di carne di maiale dagli Stati Uniti.
La battuta d’arresto è l’ultimo segno che la fase uno dell’accordo commerciale tra le due maggiori economie mondiali è in pericolo. Mentre il primo ministro cinese Li Keqiang lo scorso mese ha ribadito un impegno per attuare l’accordo siglato a gennaio, le tensioni hanno continuato ad aumentare da allora in mezzo a una situazione di stallo sulla mossa di Pechino per rafforzare la sua presa su Hong Kong. Le misure per fermare le importazioni arrivano dopo che il presidente Donald Trump venerdì ha lanciato una raffica di critiche a Pechino per la mossa su Hong Kong.
Tornando a Piazza Affari, Mediobanca è ancora in vetta al Ftse Mib con un rialzo del 7,2%; ben comprate anche Leonardo (+4%) e Banco Bpm (+3,9%). Scivolano in fondo al listino Diasorin (5,2%) e Amplifon (-1,8%).