News Notizie Notizie Italia Piazza Affari parte piano, deboli Unicredit e Intesa. Attesa per conti Enel e Bper

Piazza Affari parte piano, deboli Unicredit e Intesa. Attesa per conti Enel e Bper

6 Maggio 2020 09:16

Partenza lenta per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna un calo dello 0,45% in area 17.309 punti. In primo piano anche oggi l’earning season. Stamattina sono arrivati i numeri di Unicredit con una maxi-perdita di 2,7 miliardi di euro nel primo trimestre, superiore ai -1,95 mld del consensus Bloomberg. Il titolo cede al momento l’1,05% a 6,59 euro, non lontano dai minimi storici.

Intesa Sanpaolo ripiega anch’essa (-0,59%) dopo che ieri era balzata in scia ai conti trimestrali in questo caso ben oltre le attese con utile a ben 1,15 mld e la conferma della politica di dividendi per il 2020 e il 2021.

Segno più per Generali (+0,23%) nonostante Fitch Ratings abbia tagliato il rating di Generali a BBB+ da A- con outlook stabile. Il downgrade fa seguito alla revisione al ribasso del rating sull’Italia a BBB- in quanto Fitch rimarca come la qualità di credito di Generali è legata al rating sovrano dell’Italia data l’esposizione del gruppo al debito italiano. Il Leone di Trieste, in riferimento all’azione di Fitch ribadisce la propria solidità patrimoniale. “Si sottolinea peraltro come l’Agenzia abbia implementato uno stress test legato al presente scenario pandemico Covid-19, i cui risultati avrebbero portato alla conferma del rating di Generali”.

Oggi prosegue la stagione delle trimestrali. A metà giornata arriveranno i numeri di Cnh Industrial, mentre quelli di Enel e Bper sono attesi dopo la chiusura di Piazza Affari con conference call di entrambe alle ore 18.

Sempre oggi la Commissione europea diffonderà le nuove stime economiche ma soprattutto le proposte sul recovery fund, dopo la sentenza-minaccia della Corte costituzionale tedesca che ha dato alla Bce tre mesi di tempo per dimostrare la necessità del suo piano di acquisti di titoli pubblici (piano PSPP, più noto con il nome di Quantitative easing), pena l’addio al programma della Bundesbank.