Piazza Affari parte in affanno, male i titoli oil su tonfo petrolio
Vendite in avvio sui mercati europei. Il Ftse Mib cede l’1,18% a 23.149 punti. Mentre i negoziati in corso tra Russia e Ucraina continueranno oggi, con i progressi effettivi su un accordo di cessate il fuoco ancora molto limitati, gli investitori guardano con preoccupazione alle crescenti tensioni USA-Cina sugli aiuti alla Russia. Inoltre la Cina ha registrato un forte aumento delle infezioni quotidiane da COVID-19, con i nuovi casi più che raddoppiati da un giorno prima al massimo di due anni a causa dell’espansione rapida dell’epidemia di virus nel nord-est del paese. I lockdown locali stanno impattando soprattutto sul sentiment del petrolio, con WTI e Brent in forte calo anche stamattina.
Sul fronte macro oggi docus sull’indice Zew tedesco e sull’Indice US Empire State di marzo.
Tra i singoli titoli in affanno i titoli oil (-2,8 Tenarsi, -1,45 ENI) sul nuovo tonfo del petrolio con WTI e Brent che c edono oltre il 5% stamattina. Giù anche Leonardo (-0,45%) che ha annunciato la firma di un contratto per due elicotteri AW139 destinati alla National Nuclear Security Administration (NNSA) del Dipartimento dell’Energia Usa.
Segno meno tra le big per Enel (-0,7) e Stellantis (-1,6%). Infine Generali (-0,37%) che ha riportato nel 2021 un risultato operativo consolidato record di 5,852 miliardi di euro, +12,4% rispetto al 2020 e oltre le attese (consensus era 5,69 miliardi). L’utile netto è salito del 63,3% a 2.847 milioni di euro.