Piazza Affari in calo, pesano i ribassi sul Nasdaq. Bene le banche con la Bce, Saipem ancora sotto le vendite
Vendite a Piazza Affari, così come sugli altri listini europei, nel giorno della riunione della Bce e della Boe. L’istituto guidato da Christine Lagarde per il momento non si è accodata al rialzo dei tassi intrapreso da altre banche centrali per combattere l’inflazione. Se oggi la Bank of England è tornata in azione con il secondo rialzo dei tassi consecutivo, e la Fed si appresta ad apportare a marzo la prima di una serie di strette sui tassi, la Banca centrale europea ha deciso come da attese di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento proseguendo la sua politica di graduale uscita dalle misure straordinari di stimolo monetario.
Tuttavia, Lagarde non ha escluso un rialzo dei tassi nel 2022. Nel corso della conferenza stampa, la presidente della Bce ha detto che valuterà la necessità di alzare o meno i tassi dell’Eurozona a marzo, quando avrà a disposizione dati sufficienti sulle condizioni dell’economia dell’area euro. “L’inflazione rimarrà elevata per un periodo di tempo più lungo di quanto atteso”, ha detto Lagarde, all’indomani di un nuovo dato record dell’inflazione che nell’area euro a gennaio ha toccato il 5,1%.
Sull’umore di Piazza Affari hanno inciso anche i ribassi a Wall Street, con il Nasdaq colpito dalle vendite dopo la delusione dei risultati di Meta Platforms e Spotify. In questo quadro, a Milano, l’indice Ftse MIb ha lasciato sul parterre l’1,09% finendo a 27.088,96 punti.
Tra i titoli del paniere principale, bene il comparto finanziario, guidato da UniCredit con un +2,3%. Hanno seguito a ruota Bper (+2%), Banco Bpm (+1,7%) e Intesa (+1,1%). Sul fronte opposto, quindi tra i ribassi, la peggiore è stata Saipem, che ha fallito il timido tentativo di rimbalzo in avvio, chiudendo con un -6,4%. Sul titolo continuano a circolare diversi rumors sulle possibili mosse per rafforzare il bilancio. Forti vendite anche su Amplifon che ha perso il 6,1%.