Piazza Affari frena su timori Covid, titoli oil in controtendenza grazie a rally petrolio
Piazza Affari frena, insieme ai listini europei, dopo un inizio di settimana e di anno positivo. A pesare sugli scambi le ultime notizie sul fronte sanitario, con nuovi lockdown in Europa. In particolare, nel Regno Unito il premier Boris Johnson ha annunciato il terzo lockdown nazionale dopo l’alert sulla variante inglese, che sarebbe più contagiosa “dal 50% al 70%” rispetto al precedente ceppo. Mentre in Germania, le restrizioni potrebbero essere prolungate fino alla fine del mese. A questo si aggiungono alcune incertezze politiche Oltreoceano, in vista del voto di ballottaggio in Georgia che decideranno la maggioranza del Senato Usa, a seguito delle elezioni presidenziali del novembre del 2020. In caso di vittoria dei Democratici, il partito di Joe Biden avrà il controllo di entrambe le camere del Congresso e quindi maggior margine di manovra per la sua politica. In questo quadro, l’indice Ftse Mib si è mosso per tutta la seduta in territorio negativo chiudendo con un calo dello 0,52% in area 22.200,60 punti.
Guardando al listino principale di Piazza Affari, in evidenza i titoli oil, con Eni (+3,70%) e Saipem (+4,13% ) in testa, di riflesso al rally del petrolio, in scia ad alcune indiscrezioni secondo cui l’Opec+, l’alleanza tra i paesi Opec e non, starebbe valutando l’opzione di tagliare l’output nel mese di febbraio.
Bene anche Stm (0,91%) che ha proseguito la sua corsa innescata ieri dal report di Credit Suisse che ha confermato la raccomandazione outperform e il target price di 35 euro. Tra le tendenze positive per il 2021, gli esperti della banca elvetica segnalano “una buona domanda da parte di alcuni clienti chiave, come Apple e Tesla che rappresentano circa il 20% e il 2,5% delle vendite di STM, e l’aumento dei prezzi a partire da inizio anno.
Sul fronte opposto, invece, scivolano sul fondo del listino principale Moncler, Campari ed Hera con ribassi di oltre 2 punti percentuali. Male anche Campari che a fine giornata si è abbandonata ai ribassi chiudendo in calo del 2,69%. Non hanno aiutato i deboli dati sulle immatricolazioni in Italia relative a dicembre e all’intero 2020.
Tra le altre storie, Fincantieri si è mossa in controtendenza, con un rialzo del +1,26%. Gli acquisti sono stati favoriti dall’indiscrezione raccolta da Il Sole 24 Ore, secondo cui nelle prossime settimane verrà finalizzato il contratto tra Fincantieri e la Marina Militare italiana per la costruzione di quattro sommergibili U-212 NFS derivanti dalla classe Todaro. Il valore complessivo della commessa è di 2,3 miliardi. La prima tranche che verrà sottoscritta avrà un valore di 1,35 miliardi e riguarderà la costruzione dei primi due sommergibili.