Piazza Affari fallisce il tentativo di rimbalzo e chiude in calo. Male DiaSorin
Piazza Affari ha chiuso la seduta in territorio negativo, dopo una altalena sopra e sotto la parità. L’indice Ftse Mib ha aperto in ribasso, per poi cercare di reagire a metà mattina, portandosi sopra la parità, ma finire poi ancora giù e chiudere con una flessione dello 0,52% a 19.845,61 punti. L’indice guida della Borsa di Milano si allontana così dalla soglia psicologica dei 20.000 punti, persa alla vigilia. Sui mercati si respira un clima di avversione al rischio tra i nuovi contagi di Covid-19 e le persistenti tensioni tra Stati Uniti e Cina.
Il coronavirus continua a diffondersi in diversi paesi come Spagna, Francia e Malta, facendo tenere una seconda ondata, mentre negli Usa si contano ormai più di 5 milioni di persone contagiate dall’inizio della pandemia. Preoccupano anche le persistenti tensioni tra Stati Uniti e Cina. L’amministrazione Trump ha annunciato un indurimento delle restrizioni imposte a Huawei al fine di limitare il suo accesso alle tecnologie americane, soprattutto nel mercato dei microprocessori. Non è stata infatti rinnovata dal Dipartimento del Commercio Usa la licenza temporanea che consentiva alle società americane di esportare tecnologia a Huawei, pertanto il divieto è entrato in vigore (in precedenza è stata estesa per più volte).
E proprio questi ultimi sviluppi hanno penalizzato Stmicroelectronics, che ha poi recuperato chiudendo con un -1,43%. Tra i peggiori titoli del paniere principale di Piazza Affari compare DiaSorin (-2,27%), con Amplifon e Moncler, in calo rispettivamente del -2,63% e del -1,03%. In controtendenza invece Leonardo, che ha accelerato nella seconda parte chiudendo con un rialzo di circa l’1%. Positive anche alcune banche, guidate da Banco Bpm (0,86%) e Unicredit (0,31%).