Piazza Affari e Borse europee previste poco mosse in avvio
Sui mercati prevale la prudenza, in un contesto in cui le speranze di un vaccino contro il coronavirus e di un piano di sostegno negli Stati Uniti si scontrano con i timori per il deterioramento dell’economia nel quarto trimestre in Europa e Usa. Piazza Affari e le Borse europee dovrebbero aprire gli scambi sulla parità o poco sotto. Ieri l’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,58% sotto la soglia dei 22mila punti.
Questa mattina l’azionario asiatico è contrastato, dopo la chiusura incerta di Wall Street. Tokyo ha terminato praticamente piatta (+0,03%), mentre Shanghai è in ribasso e Hong Kong solida. Nella sessione della vigilia, l’indice S&P500 è salito dello 0,2% riportando un valore di chiusura record per la seconda sessione consecutiva. Gli investitori continuano a sperare nel varo di un piano di stimoli economici Usa anti-Covid-19. La speaker democratica della Camera Nancy Pelosi ha lanciato un appello al leader della maggioranza repubblicana al Senato Mitch McConnell affinché approvi il pacchetto bipartisan di stimoli, per un valore di 908 miliardi di dollari.
Intanto dal fronte macro sono giunti deboli riscontri dal rapporto ADP sull’occupazione del settore privato. La stima è di una crescita di 307.000 nuovi posti di lavoro a novembre, meno del rialzo di 475.000 atteso dagli analisti. L’incremento è stato il più basso dallo scorso luglio. Altro motivo di preoccupazione è arrivato dal Beige Book della Federal Reserve, che ha mostrato “poco o nessuna crescita” in quattro dei 12 distretti americani e solo una crescita modesta negli altri nel corso delle ultime settimane.
Intanto dalla Cina giungono numeri positivi, con l’indice Pmi servizi balzato oltre le attese a novembre, mentre quelli del Giappone hanno confermato le difficoltà in cui l’economia del paese continua a imbattersi a causa della crisi innescata dalla pandemia del coronavirus. In questo contesto, gli investitori guarderanno con attenzione agli indici Pmi servizi e Ism non manifatturiero previsti oggi in Europa e Usa per il mese di novembre. E’ attesa anche la decisione dell’Opec+ sull’offerta di petrolio del 2021. I negoziati sono stati posticipati a oggi dall’inizio della settimana.