Piazza Affari e Borse europee previste aprire deboli. Cosa monitorare oggi
L’ultima seduta della settimana dovrebbe avviarsi all’insegna della cautela per le Borse europee, compresa Piazza Affari, dopo il giovedì nero di Wall Street, che ha visto il Nasdaq capitolare del 5%, in scia ad alcuni dati che sono tornati a rinfocolare il timore dell’inflazione e dunque, nuovamente, di interventi più aggressivi da parte della Fed di Jerome Powell.
A riportare il pessimismo è stato il balzo del costo unitario del lavoro Usa nel primo trimestre dell’anno, ben oltre le attese. Stando ai dati preliminari, il dato è volato dell’11,6%, oltre il +9,9% atteso dal consensus. In picchiata la produttività degli Stati Uniti che, nello stesso arco temporale, ha riportato il calo più forte dal 1947, scendendo del 7,5%, ben oltre il ribasso atteso pari a -5,4%.
Il boom dei costi unitari del lavoro ha rinfocolato i timori sull’impennata dell’inflazione negli Stati Uniti.
Ha reagito prontamente il mercato dei Tresuries Usa, con i tassi decennali che hanno superato di nuovo la paventata soglia del 3%, oltrepassata già l’altro ieri in attesa dell’annuncio della Fed e ancora prima nella sessione di lunedì.
Oggi l’attenzione sarà rivolta ai dati sul mercato del lavoro americano, in uscita nel primo pomeriggio italiano, che dovrebbero confermare la buona tenuta (il consenso di
Bloomberg si aspetta poco meno di 400.000 nuovi occupati non agricoli e un tasso di disoccupazione stabile al 3,6%).
Numerosi gli spunti a livello societario a Piazza Affari, con le trimestrali di Leonardo e Banco Bpm, pubblicate ieri a mercato chiuso. E quelle di Mps e Intesa Sanpaolo in programma oggi.