Piazza Affari e Borse europee previste ancora in ribasso in avvio. I temi da monitorare oggi
La giornata di oggi dovrebbe avviarsi con nuovi ribassi per le Borse europee, compresa Piazza Affari, dopo un inizio di settimana negativo. Ieri l’indice milanese Ftse Mib è andato a chiudere a 22.160 punti, in calo dell’1,36%. Sui mercati continuano a pesare le preoccupazioni sul prezzo del petrolio e sugli impatti che avrà su inflazione e ritmo di crescita, con un conflitto Russia-Ucraina che non mostra segnali di fine.
Questa mattina l’azionario asiatico è tutto negativo dopo il tonfo della vigilia di Wall Street, dove l’S&P500 ha ceduto quasi il 3%, in quella che è stata la sessione peggiore in più di un anno. Il Dow Jones è precipitato di quasi 800 punti, scendendo per la quinta sessione consecutiva, mentre il Nasdaq Composite ha ceduto il 3,6%, scivolando in mercato orso, in quanto a un valore inferiore rispetto al record di sempre testato a novembre del 20%.
I prezzi del petrolio sono ancora in rialzo, con i futures sul WTI che avanzano del 3% a $122,88 al barile e il Brent che fa +3,47% a $127,48. Il timore di un embargo di Stati Uniti ed Europa sul petrolio e gas della Russia ha portato ieri il WTI a schizzare fino al record degli ultimi 13 anni, a $130, e il Brent a $139,13, comunque al massimo dal luglio del 2008. Secondo alcune indiscrezioni, gli Stati Uniti sarebbero comunque pronti a decidere da soli su un divieto di importazioni petrolifere russe.
Intanto ieri si è tenuto un nuovo ciclo di colloqui tra Russia e Ucraina e un nuovo round è atteso a breve in Bielorussia.
Passano in secondo piano i dati macro in uscita oggi, tra cui le vendite al dettaglio in Italia e la lettura finale del Pil dell’Eurozona relativo al quarto trimestre del 2021. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungerà la bilancia commerciale.
Intanto in Germania la produzione industriale ha segnato a gennaio un rialzo del 2,7% rispetto al mese prima, accelerando il passo e facendo meglio delle attese degli analisti ferme a un +0,5%.