Piazza Affari debole, Nexi peggior titolo del Ftse Mib
Nella prima seduta del mese di novembre Piazza Affari si muove debole, insieme alle altre Borse europee. Dopo un avvio piatto l’indice Ftse Mib imbocca la via dei ribassi, segnando un -0,3% in area 17.889 punti. Gli investitori guardano al possibile lockdown anche in Italia dopo che Francia, Germania e Regno Unito hanno annunciato lo stop nazionale per cercare di limitare i contagi da coronavirus. Intanto sale l’attesa per le elezioni presidenziali americane di domani. A risollevare gli umori sono le notizie giunte questa mattina dalla Cina, dove l’indice Pmi manifatturiero stilato da Caixin Markit si è attestato a ottobre a 53,6 punti, meglio delle attese e al record dal gennaio del 2011.
Tra i singoli titoli del paniere principale di Piazza Affari, giù Nexi che sprofoda del 3% dopo aver annunciato di aver avviato con Nets un periodo di esclusiva delle negoziazioni per raggiungere, nei prossimi 10 giorni, un possibile accordo per un’operazione di fusione tra i due gruppi attivi nel settore dei pagamenti digitali in Europa.
Male anche Eni (-0,90) e Saipem (-1,99) in scia alla nuova caduta del petrolio. L’annuncio di nuove misure di lockdown in Europa zavorra i prezzi del Wti e Brent, scivolate ai minimi da maggio. Non scampa alle vendite nemmeno Azimut (-0,90%) che ha annunciato l’acquisto della quota del 55% in Sanctuary Wealth.
Sul fronte opposto, acquisti su Banca Mediolanum che conquista la vetta del Ftse Mib con un +1,5%. La seguono Stmicroelectronics e Buzzi Unicem con un progresso di poco oltre l’1%.