Piazza Affari chiude male: -1,4% il Ftse Mib, giornata no per Ferrari e Unicredit
Piazza Affari chiude in affanno nel giorno della grande attesa per la decisione di politica monetaria della Federal Reserve. L’annuncio arriverà stasera alle ore 20.00 ora italiana con conferenza di Jerome Powell alle 20.30. Tutti gli indizi portano a un aumento dei tassi di interesse di ben 50 punti base rispetto ai +25 pb di marzo. Sarebbe il più grande aumento dei tassi dal maggio 2000 da parte della Fed. Gli investitori aspettano soprattutto commenti da parte di Powell sul futuro percorso di tassi e anche relativamente alla riduzione del bilancio, il cosiddetto Quantitative Tightening, che dovrebbe avvenire al ritmo di un taglio degli acquisti di asset per $95 miliardi al mese.
L’indice Ftse Mib segna a fine giornata –1,4% a 23.902 punti. Sul parterre di Piazza Affari ha schivato le vendite ENI (+0,53%) in scia all’impennata dei prezzi del petrolio alla luce dell’annuncio dell’UE di essere pronta a fare a meno del greggio russo entro 6 mesi. Ribasso contenuto per Terna (-0,54%) nonostante la decisione di Societe Generale di tagliare la raccomandazione sul titolo a hold con target price a 8,10 euro. Poco mossa TIM (+0,11%) che in serata diffonderà i conti del 1° trimestre. Intanto i risultati di TIM Brasil sono stati sopra le attese di consensus, guidati da miglioramento mobile ARPU.
Tra gli altri titoli ha sofferto Ferrari con oltre -5,5%. Il mercato ha accolto con freddezza i conti del primo trimestre 2022 che hanno comunque segnato progressi a doppia cifra per ricavi e utile. A deludere leggermente l’ebitda che si è attestato a 423 mln di euro, sotti i 425 mln del consensus. Male anche Unicredit (-2,82%) che domani mattina diffonderà a sua volta i conti del 1° trimestre.