Piazza Affari cauta: brilla Leonardo che si avvicina a muro 7 euro, sotto lente anche Tenaris ed Eni
Partenza sopra la parità per Piazza Affari, in un clima improntato alla prudenza in attesa dell’audizione del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Senato. I suoi commenti sui tassi e sull’inflazione potrebbero pilotare il sentiment di mercato, che guarda con una certa preoccupazione alla reflazione Usa, dopo l’ennesimo balzo dei tassi sui Treasuries a 10 anni.
Nei primi minuti di contrattazioni l’indice Ftse Mib procede in territorio positivo, mostrando un rialzo dello 0,4% a quota 23.092 punti, dopo un inizio di ottava senza verve per Piazza Affari con i mercati condizionati dai timori legati all’ascesa dei rendimenti l’indice milanese ha chiuso a 23.009 punti (-0,55%).
Tra i singoli titoli del Ftse Mib si mette in mostra sin dai primi minuti di scambi Leonardo che avanza di oltre il 5% e si porta sempre più vicino al muro dei 7 euro. Nei giorni scorsi l’ex Finmeccanica era finita sotto la lente degli investitori con la possibilità di procedere alla quotazione della controllata Usa DRS, ma come già comunicato, nessuna decisione formale in merito è stata ancora presa. Così un comunicato del gruppo dopo le indiscrezioni di venerdì scorso su richiesta Consob. In evidenza ancora due big del comparto oil, Tenaris ed Eni che salgono rispettivamente del 2,4% e del 2,05% grazie alle positive performance del petrolio che sale di oltre un punto percentuale.
Tra le migliori del listino anche Atlantia, reduce dal rally di ieri, avanza di circa il 2% e viaggia sopra la soglia di 16 euro in attesa di novità sul futuro di Aspi. La riunione di ieri del consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) rimane aperta in relazione all’offerta per Aspi e si riaggiorna oggi nel pomeriggio al fine di consentire la contestualità delle determinazioni di tutti i membri del Consorzio.