Piazza Affari archivia il 2020 con Ftse Mib in lieve calo, in luce anche oggi i due migliori titoli Ytd
Ultima seduta dell’anno con segno meno per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna in chiusura un -0,12% in area 22.232,9 punti. Le contrattazioni riprenderanno lunedì 4 gennaio. Il bilancio 2020 di Piazza Affari è negativo con il Ftse Mib arretrato negli ultimi 12 mesi di circa il 5%. Unico indice tricolore a distinguersi in positivo è stato il Ftse Italia Star con oltre +13%. Stando alla Review Mercati 2020 diffusa da Borsa Italiana gli scambi azionari risultano in crescita nel 2020 a Piazza Affari, con una media giornaliera di 2,4 miliardi di euro (+9,6% rispetto all’anno 2019) superando i 346.000 contratti giornalieri (+35,8%). Intesa Sanpaolo è stata l’azione più scambiata per controvalore nel 2020, con un totale di 65,9 miliardi di euro, e la più scambiata in termini di contratti con poco meno di 6 milioni di contratti.
Tornando alla giornata odierna, a mettersi in luce è stata Saipem (+1,6%) che ha vinto in joint venture con Clough un contratto in Australia dal valore complessivo di circa 2,4 miliardi di dollari (la quota Saipem ammonta a circa 1,2 miliardi). Il contratto vale potenzialmente il 14% della raccolta ordini prevista per il 2020. Equita stima che la raccolta ordini E&C annunciata da inizio anno sia pari a circa 6,4 miliardi rispetto ad una nostra stima per l’intero anno di 6,9 miliardi.
Tra i titoli oil giornata poco mossa per Eni (-0,2%) che non ha trovato sponda nella firma del Memorandum of Understanding (MoU) sulla cooperazione energetica in Cina.
Positiva oggi DiaSorin (+1,3%), dopo il finanziamento ricevuto dal governo americano per la richiesta di certificazione del suo test molecolare Covid-19. Bene anche Interpump (+0,8%). Proprio questi due titoli sono quelli che meglio hanno performato in questo 2020 con rialzi di oltre il 47% per Diasorin e del 43,5% per Interpump.
Sul fronte opposto si segnala la discesa di Atlantia dello 0,3% dopo i rialzi della vigilia. Secondo quanto riportato dai quotidiani, Atlantia potrebbe presentare un piano industriale a gennaio. La presentazione di un piano potrebbe essere un elemento positivo per la visibilità dei target e della struttura regolatoria, che potrebbe anche avere riflessi positivi sul prezzo di cessione di Aspi.