Piazza Affari ancora in rialzo, verso nuovi massimi. Atlantia prosegue la sua corsa, si accendono i titoli oil
Piazza Affari si muove in territorio positivo a inizio di questa prima seduta del mese di giugno, dopo aver chiuso un maggio sui massimi annui. Gli operatori mantengono un atteggiamento di cauto ottimismo in attesa di importanti dati macro. Oggi verrà diffusa la prima stima dell’inflazione nell’Eurozona, oltre che le letture finali degli indici Pmi nel settore manifatturiero. Ma il momento clou della settimana sarà venerdì, con la pubblicazione del rapporto mensile sull’occupazione negli Stati Uniti, che potrebbe influenzare le prossime decisioni della Federal Reserve.
In questo quadro, dopo poco l’avvio, l’indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,7% in area 25.360 punti, nei pressi dei massimi ultradecennali toccati a febbraio 2020 prima dello scoppio della pandemia. Reduce da una serie di rialzi, l’indice guida di Piazza Affari, se dovesse riuscire a chiudere oltre i 25.200 punti, potrebbe tentare un allungo verso 25.483 punti, i massimi pre-covid toccati il 19 febbraio 2020.
Tra i titoli del paniere principale, ancora in evidenza Atlantia che continua la sua corsa di ieri con un +2,2% in area 16,45 euro, dopo che l’assemblea dei soci ha votato a favore della cessione dell’intera quota detenuta in Autostrade per l’Italia (Aspi) al consorzio composto da Cdp, Blackstone e Macquarie. La cessione della quota in Aspi è stata approvata con il voto favorevole di 1.129 azionisti pari al 86,86% del capitale sociale rappresentato in assemblea.
Acquisti anche sui titoli oil guidati da Saipem che balza di quasi 3 punti percentuali (+2,9%) . I prezzi del petrolio restano ben sostenuti, soprattutto quello del Brent (riferimento europeo) che si mantiene sopra la soglia dei 70 dollari al barile. Oggi l’Opec+ terrà la sua riunione mensile per discutere la politica di produzione. Tra le banche, bene Unicredit che guadagna l’1,9%, dopo aver archiviato un mese di maggio tra i top performer di Piazza Affari.
Sul fronte opposto, scivola invece Amplifon (-1,2%) che prende fiato all’indomani di sostenuti rialzi che hanno portato il titolo a toccare i massimi assoluti. La seguono Recordati e Campari con un ribassi intorno allo 0,5%.