Pfizer, il ceo Bourla: ‘Omicron, quarta dose potrebbe essere necessaria prima dei tempi previsti’
La quarta dose del vaccino anti-Covid potrebbe essere necessaria prima del tempo. E’ quanto ha detto Albert Bourla, ceo di Pfizer dopo che, nella giornata di ieri, da uno studio congiunto di Pfizer e BioNTech, era emerso che la terza dose del vaccino proteggerebbe contro la variante Omicron.
“Per essere chiari: tre dosi del vaccino sono efficaci contro Omicron come le due dosi erano efficaci contro le altre varianti. La dose booster aumenta in maniera enorme l’efficacia del vaccino”, aveva detto ieri Bourla, AD di Pfizer, nel commentare i dati raccolti dall’azienda.
Il gigante farmaceutico americano aveva precisato nel comunicato che “due dosi possono comunque fornire protezione contro la forma grave della malattia” ma “potrebbero non essere sufficienti per proteggere dall’infezione” provocata da Omicron.
Intervenuto alla trasmissione “Squawk Box” della Cnbc, Bourla ha puntualizzato poi che, “quando vedremo i dati che arriveranno dal mondo reale, stabiliremo se Omicron sarà ben coperta dalla terza dose e per quanto tempo. Secondo punto: credo che avremo bisogno di una quarta dose”, e “potremmo averne bisogno più velocemente” rispetto a quanto stimato in precedenza (12 mesi dalla terza dose).
Bourla ha aggiunto che, insieme a BioNTech, Pfizer potrà produrre un vaccino ad hoc contro la variante Omicron entro marzo del 2022, in caso di necessità. E che nuove varianti del Covid-19, comunque, emergeranno.