Petrolio in calo di oltre -1% dopo accordo Opec +, Brent e WTI scontano aumento dell’offerta
I prezzi del petrolio capitolano dell’1% circa dopo la notizia dell’accordo sulla produzione raggiunto dall’Opec+. Le quotazioni scontano l’aumento dell’offerta che, in base ai termini dell’intesa, aumenterà di 400.000 barili al giorno a partire dal mese di agosto fino al settembre del 2022.
I prezzi del Brent hanno ceduto subito dopo l’annuncio fino a -1,4% a $72,59 al barile, dopo essere scesi di quasi il 3% la scorsa settimana.
Il contratto WTI scambiato a New York è scivolato fino a -1,4% dopo la notizia, a $70,87 al barile, dopo la flessione di quasi -4% della settimana scorsa.
L’Opec+ ha raggiunto anche un accordo sulle nuove quote di produzione di Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Russia, Kuwait e Russia, che saranno attive a partire dal maggio del 2022.
Va ricordato che l’associazione aveva lanciato l’anno scorso un taglio della produzione senza precedenti, pari al record di 10 milioni di barili al giorno, per contrastare il crollo dei prezzi del petrolio scatenato dalla pandemia Covid-19.
Negli ultimi mesi, parte di questi tagli sono stati ritirati, portando la riduzione a 5,8 milioni di barili al giorno circa, che sarà azzerata con il nuovo accordo raggiunto entro il settembre del 2022.