Petrolio ‘ben oltre’ quota $100. Kyle Bass su transizione energetica: ‘non è così facile ‘spegnere’ idrocarburi
Prezzi del petrolio ben oltre i 100 dollari al barile per Kyle Bass, fondatore della società di gestione asset Hayman Capital. In una intervista rilasciata alla Cnbc, Bass ha parlato di una “enorme discrepanza tra la politica e la realtà”, riferendosi all’intenzione del mondo di ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili per adottare forme di energia alternativa. A suo avviso, gli appelli a favore di un mondo più green si scontreranno con la realtà dei fatti: quella di un mondo in cui il petrolio continuerà a essere ancora richiesto.
“Il punto è che noi stiamo diminuendo gli investimenti nel petrolio perchè vogliamo passare all’energia alternativa in modo così disperato”. Ma il problema, ha sottolineato l’investitore, è che “non si possono semplicemente ‘spegnere’ gli idrocarburi’, e “che ci vorranno 40-50 anni perché la transizione (energetica) avvenga” davvero.
Secondo Kyle Bass proprio la decisione di investire meno capitali nell’industria degli idrocarburi scatenerà un boom dei prezzi del petrolio, in una fase in cui l’economia comunque è destinata a riemergere dalle restrizioni del Covid: “Credo che dovreste allacciare le cinture di sicurezzaa – ha detto il fondatore e responsabile investimenti di Hayman Capital Management, prevedendo prezzi del petrolio ben oltre quota $100 – Assisteremo a prezzi davvero alti molto presto”. Alle 11.40 ora italiana, i prezzi del contratto WTI scambiato a New York salgono dello 0,91% a $82,87 al barile, mentre il Brent fa +1,10% a $85,41.