Ocse presenta ‘Il prezzo della guerra’: maxi downgrade Pil globale con conflitto Ucraina-Russia e lockdown Cina
L’Ocse si accoda alla World Bank-Banca Mondiale e annuncia anch’essa di aver rivisto pesantemente al ribasso le stime sulla crescita del Pil globale, nel report “The Price of War”, ovvero il prezzo della guerra.
La sforbiciata, rispetto al precedente outlook, è pari a -1,5 punti percentuali, e porta le nuove previsioni sul Pil globale a una espansione pari a +3% nel 2022.
“L’invasione dell’Ucraina, unita ai lockdown che hanno colpito le città e i porti della Cina, a causa della politica zero Covid, ha generato un nuovo set di shock avversi – si legge nell’ultimo outlook sull’economia appena diramato dall’organizzazione con sede a Parigi.
L’Ocse spiega i downgrade, in parte, con “i forti rallentamenti della Russia e dell’Ucraina”. Ma “la crescita è attesa indebolirsi in modo significativo più delle attese nella maggior parte delle economie, soprattutto in Europa, dove le stime per il 2023 prezzano l’embargo sulle importazioni di petrolio e di carbone dalla Russia”.
L’Ocse sottolinea che le “nuove proiezioni mostrano l’impatto forte, che sta dispiegando in tutto il mondo, che la guerra sta avendo sull’inflazione, che ha già testato i record degli ultimi 40 anni in Germania, UK e Stati Uniti”.